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<DIV><FONT face=Arial size=2>E meno male che esiste ancora il rugby che hai
descritto. Sono sicuro che nessuno dei giocatori in campo avrà avuto scarpe
bianche o rosse o turchine.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Il fatto che un giovatore afflitto da crampi fisse
massaggiato da un avversaryu mi ha fatto ricordare quanto capitatomi durante una
partita giocata in Inghilterra.. Mio fratelo mi doveva riferire di un importante
incontro di lavoro: aspettavo una assunzione. Sapeva dove giocavamo e mi chiamò.
Stavamo entrando in campo e dovetti assentarmi. Finita la telefonata trovai ad
aspettarmi la seconda linea dell'altra squadra ed insieme entrammo in
campo.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Per la cronica fui poi assunto.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Altro rugby, altri tempi.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Antonio</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2></FONT> </DIV>
<DIV>----- Original Message ----- </DIV>
<BLOCKQUOTE
style="PADDING-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: #000000 2px solid; MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV
style="BACKGROUND: #e4e4e4; FONT: 10pt arial; font-color: black"><B>From:</B>
<A title=ruggerorizzi@gmail.com href="mailto:ruggerorizzi@gmail.com">ruggero
rizzi</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A title=rugbylist@rugbylist.it
href="mailto:rugbylist@rugbylist.it">rugbylist@rugbylist.it</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Sunday, March 02, 2008 7:59
PM</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> [RUGBYLIST] ...succede anche
che.....</DIV>
<DIV><BR></DIV>Dopo aver letto le due mail di Zibana e Angelo Volpe,
dove si parla di Evans,Gallagher, Treviso, Petrarca, mi sento un poco
imbarazzato raccontarvi del mio odierno pomeriggio rugbystico. Molto più
modesto, ma altrettanto "verace" e appassionato.<BR>A Novara: sana e ruspante
serie C. Si gioca Amatori Novara- Chieri/SanDalmazzo.
La squadra di casa è rinata da un paio d'anni, voglia di giocare da vendere,
piena di neofiti che giocano da questa stagione. Il Chieri/S.Dalmazzo è
composto per metà dai "resti" del fu Chieri, comune vicino Torino e l'altra
metà dai resti dell'altrettanto fu BorgoSanDalmazzo, comune a in provincia di
Cuneo (a chilometri km) <BR>. Già il fatto di unire le
"forze" per fare una squadra con questa distanza geografica, la dice tutta
sulla loro passione.<BR>Coreografia secondo canoni d'antan: campo
spelacchiato in periferia -naturalmente con vista Autostrada- e difficile da
trovare anche col navigatore satellitare. Giornata splendida. Spettatori
19 cui 8 i componenti le panchine.<BR>Arrivo trafelato e alla spicciolata
delle macchine degli ospiti, giusto il tempo di cambiarsi, fare l'appello e
cominciare.. <BR>Come succede(va) sovente si è contati giusti
giusti, stavolta invece sono in quattordici, la loro classifica è meglio non
ricordarla. L'importante è onorare il calendario, non prendere multe per
rinuncia e, soprattutto giocare e divertirsi, mi dirà prima della
partita Max, vecchia gloria ancora in servizio dei cuneesi.<BR>E poi
succede quello che meriterebbe una storia tutta a parte, dal titolo "Il rugby
innocente, semplice e sincero" o cose del genere.....<BR>Gli ospiti, in
quattordici, segnano per primi e da quel momento è tutto un continuo
attacco di chi è sotto.<BR>E, naturalmente, tutta una difesa di chi sta
vincendo. Ma è il comportamento e l'incitamente che si danno tutti e
trenta, pardon ventinove, i ragazzi. Uno degli ospiti, con problemi di crampi,
non vuole uscire nemmeno dal campo:" ...in tredici non vi lascio.....aspetto
che mi passino, dice ai suoi compagni, incitandoli a stare attenti dalla sua
parte....<BR>Uno degli avversari, lo aiuta a massaggiarsi e fargli
stiramenti anticrampi. mentre il gioco continua......<BR>La fortuna oggi è
dalla parte degli ospiti che riescono a segnare una seconda volta. E questo
non fa che accrescere la voglia di non perdere che ha il Novara che, solo
verso la fine, dopo cento tentativi (e cento placcaggi della difesa)
riuscirà a segnare la meta della bandiera. Si è divertito -parole sue-
anche l'arbitro.<BR>Terzo tempo secondo canoni liturgici nella costruenda
club-house: pastasciutta e birra (per gli stravaganti -pochi-
cocacola).<BR>Ha cucinato Paracchini, antico e leale avversario e pilone di
quelle stazze oramai "perdute". <BR>Si faceva chiamare "cubo", in
onore di "Cubo Abbiati", pilone della nazionale di quegli anni....i
nostri.<BR>Ma questa è un'altra storia<BR>Saluti dalla bassa Valle
Scrivia<BR>Ruggero Rizzi<BR>. <BR><BR><BR> <BR>
<P>
<HR>
<P></P>_______________________________________________<BR></BLOCKQUOTE></BODY></HTML>