<div>Ricordo bene l'episodio, ma si trattava della Mantovani Lazio, non della Futura.</div>
<div>I Carabinieri, presenti in forze, con la Digos (credo) ci dissero, forse schermendosi, che poteva esserci stato un equivoco. Grazie al Cielo, quel giorno, ci siamo goduti tutti (anche i CC) una bella giornata di Rugby.</div>
<div>Per quanto riguarda le infiltrazioni, possibili, al Sei Nazioni, che dire ? Vigiliamo.<br><br> </div>
<div><span class="gmail_quote">Il 28/02/08, <b class="gmail_sendername"><a href="mailto:lvfi67@tiscali.it">lvfi67@tiscali.it</a></b> <<a href="mailto:lvfi67@tiscali.it">lvfi67@tiscali.it</a>> ha scritto:</span>
<blockquote class="gmail_quote" style="PADDING-LEFT: 1ex; MARGIN: 0px 0px 0px 0.8ex; BORDER-LEFT: #ccc 1px solid">Cito da Repubblica<br><br><br>Preoccupante, oltre a tutto il resto, nel particolare l'ultimo<br>paragrafo.<br>
<br><br>Odio, razzismo e culto della violenza<br><br>Se alla violenza togli un progetto che non hai o non hai mai avuto,<br>resta solo l'odio. Un odio liquido. "Er Talpa" e "Fabbrizzietto", "er<br>
Nano" e "Vampiro", "Ovo" e "er Bulgaro", "er Capitano" e "Danielone",<br>"er Ditta", "lo Sciacallo" e "er Cinese" odiavano sette giorni la<br>
settimana. Non solo la domenica, quando si ritrovavano in curva o in<br>trasferta con qualche lama, qualche mazza o qualche ascia. Odiavano le<br>"guardie infami", "quegli zingari dei romeni", "i napoletani", "le<br>
"zecche" dei centri sociali", "i pennivendoli che si s'azzardeno<br>l'aspettamo sotto le redazioni", il vicino di casa che si era permesso<br>di guardare un cane ringhioso portato a pisciare senza guinzaglio.<br>
<br>"Fomentavano i 'pischelli'", ragazzini raccattati allo stadio per<br>essere spinti come una mandria al pascolo davanti a un deposito<br>dell'Atac da occupare, sul ciglio di una discarica in cui "fare a<br>
pizze" con gli sbirri tra cumuli di "monnezza" o ai lugubri anniversari<br>di una Destra neo-nazista (Forza Nuova) di cui indossavano la maschera,<br>replicavano le parole d'ordine, frequentavano i luoghi: piazza<br>
Vescovio, "il Presidio" (nel parco di Villa Ada), il pub "Excalibur".<br>E, alla fine, avevano deciso di sporcare di sangue anche le domeniche<br>di festa del rugby.<br><br>Per otto mesi (dal giugno del 2007 alla scorsa settimana), tirando con<br>
pazienza e metodo il filo di un'aggressione consumata nel parco di<br>villa Ada, il pubblico ministero Pietro Saviotti, la sezione<br>anticrimine del Ros dei carabinieri, la Digos, sono rimasti affacciati<br>su un abisso di collera di cui hanno registrato ogni voce, ogni<br>
smottamento, ogni esplosione. L'11 novembre, giorno in cui Gabriele<br>Sandri, "Gabbo", veniva ucciso sull'Autosole, hanno ascoltato gli amici<br>del dj che lo piangevano di fronte alle telecamere, gridando la propria<br>
innocenza, pianificarne la vendetta in una notte in cui "Roma brucerà".<br>Ne hanno rubato le voci eccitate durante l'assalto alle caserme.<br><br>In principio furono i romeni. Il 30 ottobre 2007, Giovanna Reggiani<br>
viene massacrata a Tor di Quinto alle spalle di una baraccopoli. Il suo<br>assassino è un clandestino arrivato da Bucarest. Il 2 novembre, a Torre<br>Gaia, quattro romeni vengono bastonati a sangue nel parcheggio di un<br>
centro commerciale da una prima spedizione punitiva. "Er Vampiro"<br>(Alessandro Petrella) ne è ammirato ed eccitato. Ne parla al telefono<br>con Alessio Abballe - "Qualcuno comincia ad accenne le micce" - e con<br>
"Er Talpa" (Fabrizio Ferrari): "A ragà, non è che se stamo a parlà.<br>Vedemose e annamo ad assaltà un centro sociale o annamo a pijà i<br>napoletani sull'autostrada o pijamo dù rumeni (...) Dovemo fà na cosa<br>
da fà strippare il culo e far pensare chi ti governa dall'alto: che è<br>successo? (...) Bisogna creà un focolaio de persone che nun c'entrano<br>un cazzo con la politica e lo stadio. Ragà, questa è una cosa dei<br>
cittadini, una cosa sociale, d'appartenenza de una città e de un Paese.<br>Qui, destra e sinistra e ultras da stadio nun c'entrano un cazzo".<br><br>Chi lo ascolta non sa esattamente dove "er Vampiro" abbia intenzione<br>
di colpire. Forse dietro casa sua, nel campo nomadi di via Walter<br>Procaccino, dove già una volta ha tirato una molotov. Sa soltanto che<br>sono cominciate le ricognizioni, che l'assalto sarà in pieno giorno,<br>che "er Vampiro" ne parla in questi termini a Matteo Nozzetti: "Se<br>
succede na cosa come a Torre Gaia, nun c'hai più un cazzo de risonanza.<br>Perché sai il mondo come gira. Dopo due settimane te fanno un<br>trafiletto ed è già finita. Famo quarcosa de serio. Pe na volta nella<br>nostra vita deve uscì la perfezione. Je devi mette pepe ar culo. Che<br>
quelli pensano: cazzo, ma se questi hanno fatto una cosa del genere, me<br>se presentano sotto al Parlamento e me danno la caccia".<br><br>Dei romeni non se ne fa nulla. Domenica 11 novembre 2007, Gabriele<br>Sandri, "Gabbo", viene ucciso da un colpo di pistola esploso sull'A1 da<br>
un agente della stradale che risucchia ogni goccia di odio disponibile,<br>convogliandola altrove. Sulla macchina in cui viaggia Sandri ci sono<br>"Ovo" (Marco Turchetti), "Maverick" (Francesco Giacca), "er Messicano"<br>
(Federico Negri), "Simone" (Simone Putzulu), il pantheon di "In Basso a<br>destra" e degli "Irriducibili", le sigle che ospitano i mazzieri della<br>curva nord laziale. Ad Arezzo, Turchetti "Ovo" - un tipo che in<br>
questura hanno già fermato una volta su un furgone carico di martelli,<br>coltelli e spranghe - piange l'amico morto e mobilita la risposta. "Er<br>Nano" (Francesco Ceci) sale su una macchina per raggiungere Arezzo, ma<br>
intanto dà disposizioni a chi resta. "Er Nano" è un leader riconosciuto<br>e temuto. E' pappa e ciccia con Fabrizio Ferrari, "er Talpa", romanista<br>dei "Bisl" (basta Infami solo lame"), un tipo che l'ultima coltellata<br>
l'ha data il 18 febbraio, prima di Roma-Real Madrid.<br><br>"Er Nano" dà ordini a uno come Fabrizio Toffolo (capo storico degli<br>"Irriducibili" che alterna il suo tempo tra galera e domiciliari) e,<br>
neppure due mesi prima, se l'è promessa al telefono con un tale<br>"Carlo", ultras napoletano, convenendo che "alla prossima, i machete<br>dei laziali" si incroceranno con "le mannaie dei napoletani". "Er Nano"<br>
parla col "Bulgaro" (Andrea Attilia), che di Gabbo è amico fraterno,<br>perché senta i romanisti. Perché si mobilitino "er Vampiro" e "quel<br>matto di Pierluigi", Pierluigi Mattei, capobastone laziale di "In Basso<br>
a destra". Il "Vampiro" ha problemi. Gli è morta la nonna nella notte,<br>ma mentre in casa si piange, lui si aggiusta per la serata: "Vojo<br>brucià tutto. Stasera vojo brucià tutto".<br><br>Pierluigi Mattei impazzisce. Alla madre che lo chiama mentre sta<br>
andando allo stadio, grida: "A Ma', lasciame perde... Che devo fa, eh?<br>Sarebbe da sparaje in faccia alle guardie. Che te credi che non<br>m'andrebbe de ammazzalla na guardia? C'hanno paura degli scontri sti<br>
coniji delle guardie. Devono avè paura". Alla fidanzata, racconta che<br>ha brandito un coltello tra gli occhi a un autista dell'Atac che<br>rompeva e come ha conciato il vicino, che ha incontrato mentre portava<br>
a pisciare il cane: "Jo detto: A brutta faccia de cazzo. Che c'hai da<br>guardà? Lo vedi sto guinzajo? Te lo metto ar collo e t'ammazzo. Nun me<br>devi rompe li cojoni. Quando passo abbassa lo sguardo". Con la<br>
fidanzata si vanta di aver commesso due omicidi (polizia e carabinieri<br>non sono ancora riusciti a verificare se millanti o meno): "De rumeni<br>n'ho mandati due al creatore e ne ho feriti gravemente altri due.<br>
Perciò, se vengono da me trovano la morte". E quando la fidanzata gli<br>chiede cosa farebbe lui a due rumeni se li vedesse fare a lei quel che<br>lei gli ha visto fare ad un'estranea (palpeggiarla), dice: "Io c'avevo<br>
la macchinetta che dà le scosse. Ma quelle merde della polizia me<br>l'hanno tolta. Perciò ne ammazzerei dieci".<br><br>Com'è andata la notte dell'11 novembre è noto. Ma avevano deciso che<br>all'odio non dovesse rimanere estranea la festa del rugby. Già il 13<br>
ottobre del 2007, "Er Nano" si informa sull'arrivo dei tifosi del<br>Livorno Rugby, impegnati in una partita con la "Futura Park". "Mò<br>fomento un po' de gente. Famme sapè l'orario". Poi, il 10 febbraio<br>
scorso, allo stadio Flaminio, si gioca Italia-Inghilterra, partita del<br>sei Nazioni. Fuori dallo stadio, la polizia ferma Simone De Castro,<br>cugino di Gabriele Sandri. E' un diffidato. Non può avvicinarsi a<br>nessun impianto sportivo del Paese. E si accompagna a un altro<br>
diffidato, Ruggero Isca. Vengono alle mani con la Polizia e il gruppo<br>che è con loro se la squaglia. "Er Talpa" annuncia a Isca la vendetta<br>per i conigli: "Hanno toccato mio fratello. Stavolta li ammazzo. Li<br>
faccio inginocchiare, Ruggiero".<br><br><br><br><br>________________________________________________________________________<br>Tutto Incluso: Telefono+Adsl a traffico illimitato a soli 4,95 Euro al mese fino al 28/02/2008.<br>
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