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<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>Il Gazzettino di oggi presenta un
interessante articolo di Ivan Malfatto su Marcato, il giovane padovano in forza
al Benetton che, come sembra estremamente probabile, dovrebbe sostituire
Bortolussi nel ruolo di estremo (anche con compito di piazzare) nella partita
contro il Galles. Certamente Franco da Treviso, come d'abitudine consolidata,
non mancherà di mandare in list l'articolo in questione.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>Il sunto dell'articolo è il
seguente e secondo me merita una adeguata riflessione. Marcato non gioca estremo
nè ha praticamente mai giocato in questo ruolo (solo 4 volte a sua memoria in
carriera di cui due ai tempi del Petrarca, forse in under 21), a Treviso si
divide tra la panchina e il ruolo di apertura; in secondo luogo nel Benetton non
piazza i calci (lo ha fatto una tantum contro il Catania in campionato)
anche se se si allena con impegno per svolgere al meglio questo
compito.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>Capite benissimo come affidargli la
responsabilità della maglia n.15 e di calciatore sia come affibiargli un vero e
proprio macigno. Ciononostante il ragazzo ha detto che se lo decide Mallet lui è
pronto. Complimenti per la disponibilità e anche per la sincerità con cui ha
messo in chiaro le sue carte.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>La riflessione è questa. Mallet
viene definito da Malfatto pragmatico (e coerente) nel momento in cui lascia
Masi all'apertura anche a fronte degli infortuni che hanno rivoluzionato tutto
il triangolo allargato difensivo (Bortolussi, Pratichetti, Robertson, Canavosio
sono KO). Ma, è la mia opinione, non sarebbe meglio e più realistico
accettare il fatto che di fronte agli imprevisti si possa e si debba cambiare il
programma adattandolo agli eventi? Marcato deve entrare mentalmente nel ruolo di
estremo nell'arco di una manciata di giorni, in più gravato dalla responsabilità
di calciare. E se il talento indubbio del ragazzo e la sua volontà di rendersi
comunque disponibile alle esigenze della squadra non fossero sufficienti? Il
ruolo di estremo (come pressochè tutti i ruoli) non si improvvisa, necessita di
colpo d'occhio e senso della posizione, di frequenza al ruolo, di familiarità
con situazioni di gioco e automatismi che non possono diventare bagaglio
personale in una decina di giorni di allenamento. Una prestazione negativa lo
brucerebbe oltre che influire sul rendimento della squadra e del risultato.
Merita Marcato il rischio di una bruciatura che potrebbe lasciargli pericolose
scorie negative nel prosieguo della carriera e anche a livello
personale?</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>Allora forse, non sarebbe il caso
di abbandonare il pragmatismo assoluto e adattarsi alle situazioni? ossia far
giocare Marcato dove sa (apertura) e spostare Masi dove ha già giocato e con
ottimi risultati (centro, ala, estremo)? La coerenza è certamente una dote rara,
ma se diventa testardaggine a tutti i costi... come la vogliamo
definire?</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>Cosa ne pensate?</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>angelo</FONT></DIV></BODY></HTML>