<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD>
<META http-equiv=Content-Type content="text/html; charset=windows-1252">
<META content="MSHTML 6.00.2900.3243" name=GENERATOR>
<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Sul Guardian del 14 gennaio c'e' un bell'articolo
di Thomas Castaignede sul ritiro di Ibanez, annunciato la scorsa
settimana.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Ibanez e' stato un buon capitano della sua squadra
nazionale, e come ogni vero capitano, ha saputo guardare profondamente
nell'animo dei suoi compagni, come Rives, come Prat, come tanti altri. Un
capitano non deve pensare a se', ma essenzialmente agli altri.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>La nostra nazionale avrebbe probabilmente bisogno
di uomini di questo tipo. Ne abbiamo, certo, anche in Italia, ma nelle nostre
squadre (comprese quelle di governo politico o aziendale...), l'abnegazione
altruistica non spicca quasi mai in modo eccessivo, e questo nuoce
talvolta sia all'emotivita' delle nostre formazioni, fragilizzandole, sia anche
al loro gioco collettivo, e specialmente quello al largo, visto che i
nostri teams soccombono spesso di poco in Heineken per mancanza, forse, di
un completo spirito di team. Manca, infatti, talvolta, proprio l'ultima
concatenazione, l'ultimo placcaggio, manca quel non so che di compattezza
estrema che ha base fisica ma anche psicologica, spirituale, collettiva, e che
spetta al capitano, ma non solo lui, forgiare, ravvivare, potenziare per
tutto il corso di un match. Un match dura poco, ma dura anche molto ed
anzi dura troppo per poterlo affrontare a sprazzi e dotandosi
della sola reattivita' all'avversario. Il gioco va interpretato con
continuita', esplorando l'animo di tutti, contagiando,
trasmettendo. </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Ibanez e' stato un tipico team leader e di ottima
sensibilita', come ce ne sono stati parecchi in passato nel rugby francese, ma
anche in quello australiano e sudafricano e gallese. Come leader, ha
stabilizzato il gioco delle sue squadre. E' questo che servirebbe anche a noi,
nell'era del post-Dominguez e del post-Troncon. </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Castaignede ed Ibanez hanno studiato insieme da
giovani al Creps, il centro tolosano di sviluppo sportivo
regionale.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Un particolare, a questo proposito, merita di
essere rilevato. Mentre Castagneide studiava sempre molto, Ibanez
faceva grandi dormite alla mattina, perche' aveva meno corsi da
seguire. Dopo queste dormite, pero', Ibanez ha messo ben a frutto i suoi
risvegli!</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Giovanni</FONT> </DIV></BODY></HTML>