<HTML>
<HEAD>
<META NAME="GENERATOR" Content="Microsoft DHTML Editing Control">
<TITLE></TITLE>
</HEAD>
<BODY>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><B>L’Asola che non
c’è<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office"
/><o:p></o:p></B></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><o:p> </o:p></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><I>Gioca, vince e diverte il
Cernusco tutto pepe che si impone ad Asola 44-3. Un grande abbraccio a Vincent
Castellin che come Peter Pan vola a Nizza nel suo paese delle
meraviglie<o:p></o:p></I></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><BR>Fa freddo e c’è nebbia ad
Asola, dove di fronte ad una Termostampi rimaneggiata gli agguerriti e grintosi
padroni di casa vogliono fare il colpaccio. I Blues però non hanno paura,
finalmente si gioca e ogni volta che si scende in campo adesso è come se fosse
una festa. E il Ce quando c’è festa non si perde mai. La prima linea è
devastante e ordinata con il ritrovato Mucci e l’indomito Fracassa che dirigono
le operazioni di demolizione con cariche potenti e ben assortite. Martorini come
un condottiero esperto e cinico sprona i suoi otto cavalli da guerra dalla sua
postazione agiata, domando ove serve la mischia avversaria. Come se non bastasse
poi i “pepe boys” Vagliani e Calogero hanno voglia di fare confusione e quando
l’orchestra di Marchetti gira così per gli avversari c’è poco da fare. La foga è
un po’ troppa però e così l’inizio del Cernusco è un pochino contratto a
dispetto della grinta mantovana che regala i primi tre punti del match agli
esordienti. Poi però è un crescendo tutto gialloblu con ben otto mete
consecutive e un buon ritmo di gara dettato dalle progressioni del rientrante
“gigantish” Rescgno, dalle invenzioni di “Thor” Brambilla e dalla esplosività
delle ali corazzate Loffredo e Gattin, letali tanto in attacco quanto in difesa.
Vittoria e Bonus. Niente male guardando la classifica con due gare da recuperare
e in vista della partita della prossima domenica dove contro il Rugby Bergamo la
partita sarà da non perdere. Il folletto Castellin intanto si gode la sua di
festa, il suo addio all’Italia, condito da una meta e da una splendida
prestazione, quasi come per restituire al logo stampato sul petto dei
Cernuschesi, una parte di tutte le soddisfazioni vissute anche grazie a lui nel
bel paese. Ci Mancherai Vince. </P>
<P> </P>
</BODY>
</HTML>