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<DIV><FONT face=Arial size=2>Oggi mi e' arrivata qualche
mail simpatica da listaroli (ai quali rispondero'
personalmente) ma non riesco a gustare del tutto questi
messaggi, poiche' in azienda un collega e' stato licenziato e due
sospesi. E' assurdo assistere a come spesso le persone in
un'azienda non riescano a capirsi. Tanto piu' se non si e'
ancora verificato un vero danno ne' tantomeno un dolo, ma
solo una ipotetica negligenza dettata dalle urgenze del
lavoro quotidiano. Conosco il collega licenziato e ne ho sempre
apprezzato la trasparenza entusiasta ed amichevole. Quando vedi che
una persona dedica una vita, in questo caso oltre trent'anni di contributi, al
lavoro, e poi le cose finiscono senza una ragione logica, ti accorgi
come manchi oggi nella nostra societa' quel minimo spirito rugbistico di
fondo che spinge a stare in mischia e a non riversare giudizi sugli
altri. C'e' un codice di onore nel rugby che tutti piu' o meno
rispettano. Non si sa piu' cosa venga rispettato nella
societa' civile. Questa sera sono entrato in una chiesa del centro di Roma
(il Vangelo del giorno diceva 'non giudicate e non sarete giudicati') ed ho
chiesto a Dio salute e serenita' per tutti. Anche sui campi
sportivi vediamo degli accadimenti drammatici, e guardiamo alle
vittime. Dovremmo preoccuparci per la salute morale di chi sta
dall'altra parte. Questa sera misuro tutti i miei limiti. Molto
pero' si puo' raggiungere con la preghiera oppure
conversando accanto ad una buona birra od anche in una touche in cui
si innalza il proprio compagno e non se stessi. </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial
size=2>Giovanni </FONT></DIV></BODY></HTML>