<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD>
<META http-equiv=Content-Type content="text/html; charset=iso-8859-1">
<META content="MSHTML 6.00.2900.2873" name=GENERATOR>
<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2><U>da Air.it</U></FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2><STRONG>Guai in vista per LaPorte
sotto il mirino del fisco francese e non solo...</STRONG></FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2></FONT> </DIV>
<DIV><EM><FONT face=Tahoma size=2>Sino a sabato notte il primo dei pensieri di
Bernard Laporte è stato il Rugby.<BR>Certo è che di pensieri il ct della
nazionale francese ne ha molti. Camping, due casinò, un Caffè ed un ristorante
ad Arcachon nella Gironda. Due negozi di articoli sportivi a Parigi e un altro
vicino a Lione più un ristorante a Saint Tropez. Inoltre 16 contratti
pubblicitari per aziende specializzate in rasoi, pile, champagne, abbigliamento
sportivo, prosciutti, alimenti per cani e gatti, strumenti da palestra,
assicurazioni, ottica, poste telefoni, centri telefonici, abbigliamento,
distribuzione, patatine, elettronica e informatica. A completare l’elenco dei
suoi affari ed interessi anche un vino di Gaillac a suo nome, collaborazioni con
radio e giornali, relazioni pubbliche tenute durante i tornei di Roland Garros
e, quando può, anche seminari da 12 mila euro al giorno. Il tutto per un totale
dichiarato di 700 mila euro l’anno su cui indaga il fisco.<BR>Bernard Laporte
dal 21 ottobre sarà Segretario di Stato allo Sport ed alla Gioventù,
direttamente raccomandato da Sarkozy dal quale si è fatto conquistare e per il
quale ha fatto una inversione ad U, lui che non è mai stato di sinistra ma i
suoi genitori sì. <BR><BR></FONT></EM>
<TABLE width="100%" align=center>
<TBODY>
<TR>
<TD>
<P class=blue align=justify><EM><FONT face=Tahoma size=2>Dopo la sconfitta
con l’Argentina nella partita d’esordio, il ct era stato accusato non solo
di aver sbagliato formazione e cambi ma anche di aver trasformato i raduni
dei giocatori in una galera (Marcoussis, il centro sportivo alle porte di
Parigi era stato ribattezzato “Marcatraz”). Oltre alle grane sportive,
successivamente rientrate grazie alle vittorie che hanno portato la
Francia sino alle semifinali, altri impegni distraggono questo discusso
uomo di affari.<BR>La prima è l’aver messo in vendita 10.000 maglie della
Francia, personalmente autografate, sul proprio sito internet a 149 euro,
quasi il doppio del prezzo normale; la seconda è l’aver spianato con un
buldozer una duna in uno dei suoi tre camping per il parapendio. Facendosi
difendere dal procuratore Serge Benaim, Laporte ha fatto sapere, in merito
all’episodio delle magliette, che una parte del ricavato sarà destinato in
beneficenza mentre, per la duna spianata, l’arrivo del buldozer è stato
giustificato con la volontà di creare un accesso alla spiaggia per i mezzi
di soccorso.<BR>Intanto, per placare le polemiche sul conflitto di
interesse, Benaim sostiene che dal 21 ottobre il suo cliente mollerà tutti
i contratti di immagine, calcolando di perdere un milione di
euro.</FONT></EM></P></TD></TR></TBODY></TABLE></DIV></BODY></HTML>