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Il giorno 04/10/2007 Giovanni Ciraolo ha scritto:<br>
<span style="white-space: pre;">> Dire che un Linagh che viene a
giocare in Italia ostacola la formazione di <br>
> aperture italiane sarebbe quasi impensabile!</span><br>
<br>
A parte la facile battuta che si in Italia dovessimo far giocare vecchi
campioni di 44 anni (l'eta' di Lynagh), beh saremmo proprio messi da
panico, io credo che ci siano evidenti motivi che potrebbero indicare
perche' giocatori stranieri nel campionato italiano potrebbero essere
d'ostacolo. Tra questi, i principali credo siano:<br>
<br>
- sottrazione di risorse economiche<br>
un "campione" straniero costa parecchio. Gli stessi soldi
potrebbero essere investiti in stutture, formazione o anche per
remunerare giocatori italiani<br>
<br>
- riduzione delle possibilita' di giocare per giocatori italiani<br>
se il posto in squadra e' occupato stabilmente dal "campione", i
buoni giocatori formati e cresciuti in italia hanno poche possibilita',
di mettersi alla prova e di formarsi in campo, di giocare al alto
livello.<br>
<br>
- riduzione delle motivazioni di chi lavora nelle societa'<br>
una societa' di rugby non e' solo la prima squadra, ma l'insieme di
tante persone che dedicano il loro tempo e le loro energie per educare
al rugby tanti ragazzi. Allenatori, dirigenti, accompagnatori, in
buona parte ancora "dilettanti" non stipendiati. Tante e tante persone
che si fanno il mazzo e che, ovviamente, sono gratificate se il frutto
del loro impegno diventa evidente. L'allenatore di giovanile sara'
felice di vedere il ragazzino al quale ha insegnato i fondamentali del
gioco, diventa un giocatore maturo e completo. <br>
<br>
Per contro i sostenitori del "campione straniero in Italia" dicono che
ci sono questi vantaggi:<br>
- il suo contributo puo' essere determinante per conseguire successi
sportivi per la squadra<br>
- la sua esperienza puo' insegnare qualcosa<br>
- aver il "posto occupato" da un campione, spinge i "rimpiazzi" ad
allenarsi di piu' a dare di piu'.<br>
- avere un campione in squadra (e se la squadra vince) puo' servire da
stimolo per allargare il parco giocatori.<br>
(tanti altri non ne vedo)<br>
<br>
Ma tutti questi punti mi sembrano "debolucci".<br>
<br>
Sul primo punto mi vien da pensare che il campione straniero e' un vero
differenzale solo se questo "funziona bene" nella squadra, se le altre
squadre hanno campioni piu' scadenti, o se non ce li hanno del tutto.
In ogni caso, il successo sportivo conseguito premierebbe la fortuna e
la capacita' di selezione del campione, e non di sicuro la crescita o
la "solidita'" della societa'. <br>
<br>
Sul secondo punto, quello dell'esperienza, beh credo che essere un buon
giocatore non comporti automaticamente la capacita' di essere anche dei
buoni formatori. Se l'obiettivo e' formare, trasferire esperienza, mi
sembrerebbe piu' opportuno far svolgere questo compito a persone che si
sono preparate per questo obiettivo (allenatori o preparatori o al
limite diriegenti) provenienti da federazioni piu' esperte della
nostra. Farlo fare a dei giocatori in attivita' mi sembra un ripiego,
un buffo tentativo di prendere due piccioni con una fava<br>
<br>
Il terzo punto (la motivazione a fare meglio) credo che nella pratica
porti piu' spesso all'allontamento o alla demotivazione che allo sprone.<br>
<br>
Il quarto punto e' ingannevole. <br>
Certo se la squadra vince, se il campione "fa immagine", qualche
giovane in piu' si avvicina. Ma se non c'e' una societa' solida con
campi da giocao adeguati, allenatori preparati, pulmini e docce
calde... come si e' avvicinato, si allontana pure. Potrebbe essere un
"avvicinamento fatuo" al rugby, privo di sostanza.<br>
<br>
Insomma, per rispondere a Giovanni Ciraolo con un messaggio lungo quasi
come i suoi, mi pare che di motivi per pensare che l'arrivo di uno
straniero in una squadra italiana possa essere discutibile (e a mio
avviso addirittura dannoso) ce ne siano parecchi. Altro che impensabile.<br>
<br>
Ciao<br>
Giovanni Sonego<br>
<br>
P.S. Dimenticavo. Guardiamo cosa succede altrove. La pallavolo, ad
esempio. La serie A e' formata "solo" da stranieri, la nazionale non
vince piu' e, soprattutto, c'e' stato un calo drammatico di ragazzi che
praticano questo sporto (e io abito a Modena!). Oppure, rimanendo nel
rugby, guadate l'Argentina, credo chedi stranieri nel suo campionato ne
abbia pochini eppure... <br>
<br>
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