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<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Alessandro Troncon meritava di finire con un
successo il suo irripetibile contributo alla maglia azzurra. </FONT><FONT
face=Arial size=2>Nella storia dei grandi giocatori, l'ultimo match degli
uomini simbolo non e' sempre finito con una vittoria. Accadde per Edwards di
uscire vittorioso, ma non per Rives. Pero', sabato, la
posta era ben superiore ad un semplice test-match onorifico od ad un finale
di 6 Nazioni.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Non si puo' non ringraziare Tronky dal profondo del
cuore. Ho ancora impresso il suo sguardo in TV, un'ora prima del
match, era lo sguardo di un uomo. </FONT><FONT face=Arial size=2>L'uomo non
e' una immagine ma una persona! </FONT><FONT face=Arial size=2>Questa
sconfitta brucia, e ci si puo' consolare in tanti modi...con
lo spirito del rugby, con il terzo e con il quarto tempo, con le inefficienze
della rete ferroviaria francese extra TGV, che anch'io ho sperimentato in data 1
settembre, con la fraternita' degli scozzesi, con i bikini che non si sono visti
allo stadio, insomma rinfranchiamoci ma il bruciore rimane!
</FONT><FONT face=Arial size=2>L'Italia avrebbe dovuto giocare piu' liberamente,
fin dall'inizio del mondiale. Il bello e' che adesso non e' affatto detto che
questi scozzesi desistano. Diffidate dai blu! Anche l'Inghilterra di
Wilkinson li affronto' a Murrayfield, per l'ultimo match di formalita' in un
trionfante 6 Nazioni (credo fosse il 2002), e rimedio'
una umiliazione nel fango. </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Direi questo innazitutto: l'elitismo nel
rugby non paga! Lo si vede con l'Argentina, che lavora da sempre sul
movimento, non sulle elites, oppure con l'Australia, che ha sempre
curato l'aspetto internazionale dei suoi players. Un movimento rugbistico
non puo' essere coltivato in serra, vedi Irlanda e Galles, vedi anche la
Francia professorale del match di apertura. Nel rugby si vince se si
e' se stessi. </FONT><FONT face=Arial size=2>In quest'ultimo match
dell'Italia, Pierre Berbizier poteva fare meglio. I nostri tre quarti erano
molto, molto piu' veloci degli avversari. Il nostro gioco doveva
'respirare'. Tuttavia, sul piano tecnico, dobbiamo davvero molto a questo
francese schivo del sud-ovest centrale, nato in piena Garonna,
terrestre pur tra fiumi maestosi, amante dei locali di marchio ed
abituato alla convivialita' spirituale del pastis, insomma dobbiamo molto a
questo francese che piu' francese di cosi' non si puo', che ha cercato
di trapiantare lo spirito 'terrien' e solido della provincia transalpina da
noi. In gran parte ci e' riuscito. Peccato davvero per il finale, ma
cercheremo di avere Berbizier in ogni caso (come abbiamo avuto Villepreux) quale
commentatore al prossimo mondiale, affiancandolo magari ad una
Capizzi speriamo nel frattempo passata alla Rai!! </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Adesso, comunque, serve un ambiente azzurro piu'
omogeneo e determinato di quello attuale. Mallet potrebbe essere l'uomo
adatto a crearlo. </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Mi chiedo se Nick puntera' piu' sul convenzionale,
cioe' sullo sviluppo di una sintesi sempre piu' accurata dei 'drills' tecnici di
fondo, oppure sull'innovazione e la fantasia. Secondo me, fara' entrambe le
cose. E lavorera' molto sulla squadra complessivamente, andando presumibilmente
in giro per l'Italia.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>L'Italia rugbistica infatti non e' simile ad
Irlanda o Galles. Il nostro paese va conosciuto fino in fondo, nella
sua terra piu' sperduta, nel rugby volontarista e quasi religioso di
Benevento come in quello polisportivo e giornalistico di
Messina, nell'intimita' cittadina e storica dell'Aquila
come nelle domeniche della grassa e laboriosa provincia dei paesoni
trevigiani, con i loro impianti sbalorditivi e multiformi, dove anche le
ragazze giocano con i genitori in tribuna le loro finali di campionato, nei
fieri pienoni del Tardini a Parma come nelle cariche scolastiche di
Calvisano, nei canali esigenti del rodigino come nei
contrasti impietosi del petrarchese, nei campi di mini-rugby di Ostia come
nel verde di Frascati, dove rugbisti e rugbiste si innamorano, nei bar danzanti
e nelle stanze disadorne di Tor di Quinto come nei recinti appassionati e
festaioli dell'Unione capitolina, nei terreni semi-desertici e lunaparchisti
dell'Eur romano come nelle palestre e nelle spiagge dei giovani amatori di
Monopoli, nella danza goduriosa del beach-rugby come nei crocevia
quasi futuristici del Viadana, nell'amicizia degli amatori milanesi e torinesi
come nella tenacia delle unioni sportive fiorentine o nella
passione studentesca genovese. Questa e' l'Italia del rugby, un
paese di tanti paesi e di tanti uomini, spinti da non si sa bene che cosa, se
non dalla non presunzione del non sapere nulla in anticipo e che
va conosciuto fino in fondo. </FONT><FONT face=Arial size=2>Mallet non
e' nuovo all'atmosfera. </FONT><FONT face=Arial size=2>Auguri a
lui ed a noi tutti! </FONT><FONT face=Arial
size=2>Giovanni</FONT> </DIV>
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style="PADDING-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: #000000 2px solid; MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message ----- </DIV>
<DIV
style="BACKGROUND: #e4e4e4; FONT: 10pt arial; font-color: black"><B>From:</B>
<A title=azibana@tin.it href="mailto:azibana@tin.it">A Zibana</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A title=rugbylist@rugbylist.it
href="mailto:rugbylist@rugbylist.it">rugbylist@rugbylist.it</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Cc:</B> <A title=tronky09@libero.it
href="mailto:tronky09@libero.it">tronky09@libero.it</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Monday, October 01, 2007 10:49
AM</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> [RUGBYLIST] Italia -
Scozia</DIV>
<DIV><BR></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Sabato abbiamo perso una occasione irrepetibile.
La Scozia era certamente alla nostra portata ed una maggior sagacia nel
gestire la disciplina ci avrebbe evitato la sconfitta. Ptterson é un
calciatore dotatissimo e si doveva quindi evitare di dargli occasione di
calciare.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>E' poi assurdo che una squadra come la nostra
perda rimesse laterali nell'area dei ventidue avversaria.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Sono più che certo che Orlandi avrà
curato.l'accuratezza dei lanci in fase di allenamento e mi sorprende che una
squadra che fa del pacchetto il suo punto di forza non abbia sfruttato a fondo
questa possibilità.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Forse abbiamo trascurato troppo i trequarti . Non
mi sembra di aver mai visto una palla raggiungere l'ala.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Scusatemi per questo intervento. Non ho mai avuto
la presunzione di essre un tecnico ma ho sofferto moltissimo nel vedere
svanire un sogno.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Contano i risultati ed una onorevol sconfitta si
dimentica subito. Meglio, moltomeglio una vittoria giocando male.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>I nostri comunque hanno dato quello che potevano,
un abbraccio a Troncon che lascia il rugby giocato ma spero continui a dare il
suo contributo alle sorti del nostro rugby.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Se verrà Mallet lo aspetta un compito gravoso ma
Nick ha tutte le qualità per riuscire. Chi sarà con lui nei prossimi anni
sappia che dovrà aspettarsio di versare lacrime e sangue per raggiunge certi
obiettivi.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Chiudo nel ricordo di quanto ha fatto Tronky nei
suoi anni di militanza azzurra. Lo ricordo al suo esordio a Parma nel 1994. Ha
sempre dato tanto ed é stato un trainante esempio per i tanti compagni che si
sono avvicendati con lui nel corso di 13 anni- Mi auguro che Coni e
Federazione lo premino con un titolo onorifico che viene concsso agli atleti
di successo. Tronky farà finta di non gradirlo ma so che lo
apprezzerebbe.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Un abbraccio di cuore.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Antonio</FONT></DIV><BR><BR>__________
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