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<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2><STRONG>Cari listaroli, il 23
settembre ho inviato questa mail al signor Giacomo Mazzocchi per rappresentargli
il mio disaccordo con quanto da lui scritto sul sito ilvelino.it (riportato in
list.)</STRONG></FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2><STRONG>Oggi mi è giunta la sua
risposta che mi ha lasciato oltremodo interdetto e basito. Mazzocchi va ben al
di là e addirittura arriva a pretendere un cambio della guardia cacciando
il CT Berbizier (a suo dire gravatao da difetti mentali!) all'indomani
della partita con la Romania affidando la guida della squadra a Bortolami e
Bollesan. A suffragare le sue bislacche tesi cita ad esempio la nazionale
di calcio che chiusa in rigido silenzio stampa ebbe a vincere i mondiali
dell'1982. Certo che c'era da aspettarselo che l'ispirazione doveva
necessariamente riferirsi al calcio. Infatti far fuori un allenatore è
squisitamente in stile calcistico. Evito il commento alle altre affermazioni del
Mazzocchi che lascio direttamente a voi.</STRONG></FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2><STRONG>Buona lettura (si fa per
dire...)</STRONG></FONT></DIV>
<DIV><STRONG></STRONG> </DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode"
size=2><STRONG>Angelo</STRONG></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>----------------------</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>
<DIV><FONT face="Arial Narrow" size=3>Spettabile Redazione de Il Velino
(all'att.ne sig. Mazzocchi),</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Arial Narrow" size=3>l'articolo (ne avevamo letto un altro
alcuni giorni fa, dello stesso tono, se non peggiore) è molto aspro e viene a
cadere in un momento in cui servirebbe sostegno alla squadra piuttosto che
polemiche e stroncature. Le stroncature in corso d'opera sono tipicamente
sintomo di chi polemizza strillando per il gusto di farlo, per acquistare
visibilità o per levarsi qualche sassolino dalla scarpa. Forse ci sarà qualche
conto in sospeso da regolare tra l'autore e la F.I.R di cui era addetto
stampa....? Se così fosse (il sospetto di fronte a tanta astiosità nasce
spontaneo), quale occasione migliore per affondare la lama in un momento di
difficoltà della squadra azzurra?</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Arial Narrow" size=3>Però.... C'è un fondo di verità in
alcune delle accuse (solo alcune) lanciate contro tutto e tutti,
laddove scrive che gli azzurri sono troppo distolti dall'impegno prettamente
agonistico a favore di situazioni che esulano dal gioco e dalla preparazione.
Impegni extra sportivi che deconcentrano il gruppo. Si potrebbe discutere
anche su questo, perchè partecipare a iniziative diverse potrebbe invece
alleggerire la tensione psicologica e la pressione che incombe sui
giocatori. In ogni caso, è il momento e il tono complessivo che sono
assolutamente sbagliati, ad una settimana dalla partita decisiva contro la
Scozia.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Arial Narrow" size=3>Lo dico ancora una volta, con
spirito sinceramente positivo e costruttivo. In questo momento serve
<STRONG><U>dare sostegno</U></STRONG> e non alimentare polemiche al vetriolo. E
un uomo dai trascorsi sportivi e professionali come Mazzocchi dovrebbe
rendersene perfettamente conto. Ci sarà tempo e modo per far sentire le proprie
ragioni, se lo riterrà opportuno. Non adesso.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Arial Narrow" size=3>Grazie per l'attenzione.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Arial Narrow"
size=3>___________________________________</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Arial Narrow" size=3></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face="Arial Narrow" size=3><STRONG><U>Risposta di
Mazzocchi:</U></STRONG></FONT></DIV>
<DIV><STRONG><U><FONT face="Arial Narrow"
size=3></FONT></U></STRONG> </DIV>
<DIV>E' vero che sono stato il Direttore della Comunicazione della FIR dal
maggio <BR>del 2001 al luglio del 2007, periodo che coincide con il grande boom
<BR>dell'immagine del rugby, anche quando si perdeva sempre. Una rottura causata
<BR>dalla diversa ottica da dare alla comunicazione specie attorno alla
Nazionale e <BR>dentro ed ai miei inascoltati richiami ad una conduzione
più consona in tante <BR>diverse direzioni. E' verissimo, anche, che le mie
osservazioni non sono <BR>tenere, ma erano e sono mosse soltanto da intenti
costruttivi. Fin dall'inizio, <BR>dalla vigilia ho messo il dito sulla piaga di
questa Nazionale: la fuga del c.<BR>t. Berbizier portandosi in Francia mezza
nazionale e delegando tutte le <BR>proprie funzioni alla megalomania inesperta
ed ambiziosa del Team Nanager <BR>Carclo Checchinato che non raccoglie le
simpatie dell'ambiente. Ciò -unito alla <BR>presenza di 16 stranieri su 30 e del
il fatto che dei 14 italiani restanti 8 <BR>giocassero all'estero - stava
minando all'origine le motivazioni della nostra <BR>Nazionale già handicappata
dai mesi di prigionia nelle lande sperdute ed <BR>irragiungibili della
Borghesiana.<BR>Angelo Volpe dovrebbe anche sapere che è facile criticare
dopo o montare dopo <BR>sul carro dei vincitori. Io, al contrario, dico
che le denunce debbano essere <BR>fatte prima, quando possono essere utili. Fra
i miei scritti, <U><FONT color=#ff0000>appena palesatisi <BR>i difetti mentali
della Nazionale dell'Ex Ct Berbizier</FONT></U>, ho immediatamente <BR>sostenuto
che era necessario, nonchè possibile e fattibile, operare un <BR><U><FONT
color=#ff0000>immediato cambiamento al vertice della squadra affidandola al
Capitan B <BR>ortolami ed all'uomo migliofe del rugby italiano, Marco
Bollesan</FONT></U>, azzurro,<BR>capitano ed allenatore della Nazionale. Fra
l'altro al seguito azzurro da 6 <BR>anni e presente in carne ossa in
Francia.Dicevo che avevamo tutto il tempo dopo <BR>la Romania ( 17 giorni per
operare questo cambio. Ci appellavamo al buon senso <BR>ed al coraggio del
Presidente Dondi per arrivarci. Ancora più costruttivamente,<BR>dopo la brutta
figura contro i dilettanti portoghesi, invocavo lo stesso <BR>Presidente Dondi,
a rimboccarsi le maniche e riprendersi quel ruolo di Team <BR>Manager che aveva
brillantemente sostenuto con la Nazionale di Coste che ha <BR>portato l'Italia
nel Sei Nazioni! Critici con ampie argomentazioni, ma <BR><U><FONT
color=#ff0000>soprattutto costruttivi nella speranza di contribuire ad evitare
la catastrofe</FONT></U> <BR>di una clamorosa ed irripetile perdita di
occasione. Con conseguente ri-<BR>precipizio del rugby nell'oscurità. Se a
fa scattare l'intervento di Angelo <BR>Volpe è stato l'ultimo articolo, quello
relativo alle troppe distrazioni, dico <BR>che Volpe, se amasse il rugby come lo
amano i tanti rugbysti che mi hanno <BR>scritto e telefonato per aderire alle
mie istanze, avrebbe dovuto anche lui <BR>indignarsi per tutte ,le pagliacciate
che avvengono in seno ed attorno alla <BR>Nazionale e che vengon divulgate in un
momento così difficile e decisivo della <BR>storia del rugby. Questioni di
orgoglio e di dignità!<BR>Se poi Angelo Volpe vuole sostenere che sia meglio
dire stringiamoci attorno <BR>alla Nazionale in difficoltà per non fare
peggiorare le cose, dico: niente di <BR>più controproducente. Prima di
tutto perchè peggio di così le cose non possono <BR>andare e poi<U><FONT
color=#ff0000> ricordando i precedenti del calcio che ha vinto i Mondiali
<BR>dell'84 grazie alle reazioni alle critiche impietose abbattutesi sul clan
<BR>azzurro in Francia (tanto da finire in silenzio stampa permanente), mentre
la <BR>Nazionale del mondiale tedesco ha vissuto le sue vicende in pieno
Calciopoli <BR>che non risparmiò neanche il C.T. Lippi.</FONT></U> No, caro
Volpe non credo che essere <BR>complici del sistema sia la miglior medicina per
curare il malato. Non in <BR>Italia, non nello sport italiano e soprattutto non
nel rugby!</DIV></FONT></DIV></BODY></HTML>