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<DIV><FONT face=Arial size=2>
<DIV><FONT size=2>Mi sembra che le previsioni assai pessimistiche di gran parte
della list, con riguardo al match di sabato prossimo con la Scozia, siano
largamente non giustificate dalla realta'. </FONT><FONT size=2>Il match contro
la Scozia e' sicuramente giocabile fino in fondo, e chiaramente sara' dura,
anzi molto dura, ma tutt'altro che impossibile. </FONT><FONT size=2>I motivi di
fiducia sono molteplici.</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2>Siamo andati piu' volte in meta con gli AB, cosa che nessun
altra squadra finora e' riuscita a fare in World Cup. Senza l'ingiustificato
timore reverenziale iniziale, di cui Pierre Berbizier porta una parte di
responsabilita', perche' un trainer, a maggior ragione se nazionale, non
puo' consentire che i suoi giocatori vadano in campo con uno spirito
sbagliato, e con una squadra incapace di praticare un rugby completo in tutti i
reparti, avremmo fatto sicuramente altre mete contro gli AB. E' davvero
molto probabile che cio' sarebbe accaduto. </FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2>La Scozia e' certo un'ottima squadra.
Tutttavia, come anche il match di oggi ha confermato, essa ha un assetto
molto tradizionale, e presenta delle vulnerabilita', sia rispetto al gioco di
combinazione rapido delle nostre seconde e terze linee, sia rispetto
ad un gioco di apertura e/o di astuzia variato quale e' quello di Pez e di
Troncon. Alcuni degli uomini migliori della Scozia, a cominciare da
Paterson, dimostrano di non saper sopportare al meglio una pressione
prolungata, non solo da parte del pack avversario, se superiore, ma anche
rispetto all'impatto psicologico dei propri errori. Paterson e' stato
deludente anche di piede.</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2>Costretta nei suoi 22 metri, la Scozia gioca un buon
rugby di difesa, non v'e' dubbio, ma non puo' evitare, prima o poi, di
cedere, salvo ricorrere ad autentici miracoli, com'e' accaduto
oggi, oppure sfruttando errori (anche indotti) dell'avversario,
principalmente degli in-avanti. </FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2>La dominazione AB non poteva non dare risultati nel secondo
tempo. Ad un altro livello, anche noi potremmo sfruttare una
forte dominazione fisica in inizio match. Mi chiedo pero' se questa sia la
strada giusta. Sicuramente non ci possiamo permettere tanti errori commessi oggi
dagli AB, e probabilmente dovremmo tenerci anche una piccola riserva finale, per
quanto, quando si sta vincendo, la riserva viene ricostituita dallo
spirito con il quale si affronta il match. Il centro del match con la
Scozia, grossomodo tra il trentesimo ed il sessantesimo minuto, sara'
probabilmente decisivo per l'esito finale.</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2>Ripeto, il pessimismo della list mi sembrava e mi sembra
ancora veramente ingiustificato. Il grande cuore italiano e' sempre pronto
sia alla retorica vittoriosa che all'umiliazione disfattista. Entrambe sono
improprie ed irrealistiche. Contro la Scozia, ci vuole molta lucidita', un
allenatore che faccia fino in fondo il suo dovere, ed anche una formazione
completa, con gente come Lo Cicero che deve poter andare in meta anche di
potenza, ed una azione fantasiosa ed asfissiante da esercitare in diversi
momenti. Siamo in grado di farlo.</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2>Ricordiamolo bene: nel rugby, chi non va mai in meta e
ne prende parecchie subisce sempre, direi proprio sempre, una
sconfitta cocentissima! Non vi e' dubbio che un match perso 0-40
e' assai piu' disfattoso che non un match perso con una differenza punti
magari superiore ma con diverse mete realizzate. Altre considerazioni mi
sembrano esulare dallo spirito rugbistico di ieri, di oggi e spero anche di
quello di domani.</FONT></DIV>
<DIV><FONT
size=2>Giovanni </FONT></DIV></FONT></DIV></BODY></HTML>