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<DIV><FONT face=Arial size=2>Mi unisco a Mac, la rugbylist in certi momenti
ha tonalita' quasi calcistiche. L'Italia non e' progredita negli
ultimi matchs, ma non capisco le conclusioni che si stanno traendo. La
nostra squadra non e' mai stata schierata completamente. Mi sembra che abbiamo
schierato dei reparti piu' che una squadra. Comunque, abbiamo fatto
tre mete a New Zealand, che ha sempre incontrato la Scozia con allegria, e solo
per effetto della paura non ne abbiamo realizzate altre. Capita anche ai
francesi di perdere contro gli AB, realizzando due mete e
subendo un bel passivo. </FONT><FONT face=Arial size=2>Ragazzi,
sveglia, sveglia! Siamo in Coppa del Mondo, non al 6 Nazioni. In nessun torneo
mondiale, ed il rugby non fa eccezioni, ci sono avversari facili. E'
la vetrina del rugby, tutti cercano di giocare al massimo, e di sfruttare la
giornata, oltre a qualche errore arbitrale. Perche' negarlo? Perche' dire che i
portoghesi sono degli intrusi in World Cup? Se ci si riferisce agli spettatori
'portoghesi', mi sta bene...ma i giocatori no, non sono mai delle
comparse. Ripeto, non siamo nel 6 Nazioni, alla WC ci
sono match storici senza preavviso. Sarei piu' preoccupato se
avessimo progredito molto. Se avessimo progredito, poi, rispetto a che cosa?
Qual'e' lo standard del progresso in World Cup? Tutti devono giocare come sanno,
perche' i nostri giocatori stessi sono il nostro progresso, se solo non
pensassero a nient'altro che ad essere se stessi. Altro che turno e non
turno, f</FONT><FONT face=Arial size=2>acciamo conto di essere l'Irlanda, e di
dover affrontare i blu di Connery in un catino, poco importa dove, St
Etienne vale Lansdowne Road. Quante volte i blu scozzesi sono stati
messi sotto a Lansdowne, credendo gia' di aver vinto? Contro la Scozia non
si gioca alla scozzese! Giochiamo all'italiana, all'irlandese, implacabilmente,
con le nostre seconde e con il gioco di finta delle terze che sanno
andarsene e combinazioni di piede finalizzate da un pack che si ricolloca
bene, con sostegni e placcaggi soffocanti (ogni giocatore sia il
proprio sostegno...) ed inserimenti sempre accoppiati
a spirito finale di sacrificio, senza passaggi costruiti.
Improvvisiamo, spingiamoli a raddoppiare e poi torniamo al classico,
e cambiamo di nuovo! Giochiamo come sappiamo, senza video o lezione.
In campo ci possono essere dodici giocatori italiani su quindici che, nelle
rispettive squadre europee, alcune tra le migliori del continente, sono
degli spauracchi per l'avversario diretto, a parte i momenti in
cui si scambiano bacetti in TV. Correte insieme ragazzi! Consiglio il
silenzio stampa, come per Italia-Brasile 1982. Pierre Berbizier, insomma,
impara da Bearzot, entra nella storia, che diamine! Consiglio riflessione ed
allenamenti progressivi ben mirati, tanta voglia di giocare e
di sorprendere noi stessi. Questa e' la vera gioia.
Guardiamoci in faccia, entriamo in campo con il getsemani
(l'angoscia) alle nostre spalle, creiamo la nostra festa nazionale,
come i francesi di quel 14 luglio 1979 ad Auckland che entrarono
incolonnati dietro a un Rives (alias Troncon) con gli occhi di fuoco, ben
forgiato dalle batoste precedenti! Contro la Scozia non si parte in ordine
sparso. Si parte insieme, e con i migliori non di nome, ma di fatto,
in quel preciso momento. Anche nel 2000, la Scozia si presentava al Flaminio
virtualmente imbattibile. Ma i bambini di Edimburgo si sognano
ancora quella giornata! </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>E' chiaro, non abbiamo un Dominguez che droppa a
tutto spiano, ma proviamo anche quella roba. Ragazzi, se proprio quel
29 settembre dobbiamo vincere, ci riusciranno anche i drop, anche a chi non
fossero mai riusciti! Proviamo tutto cio' che non e' costruito, realizziamo
tutto il nostro rugby del momento, tutto cio' che il match ci fara'
realizzare, non quello che passa a Sanremo alla stagion dei fiori.
Cerchiamo di annullare al centro il gioco scozzese, non li facciamo
avanzare appiattiti con passaggi corti, liberiamo
la fantasia. Contro nessuna altra squadra, essa puo' rendere tanto
come contro gli scozzesi, e' successo anche a
Murrayfield. Stiamo in primo luogo impeccabili in
ricezione, niente colpi di testa alla Stoica vecchia maniera!
Cerchiamo la penalita', anche sistematicamente, con un gioco a terra
intelligente, pisciando tutto quello che c'e' da pisciare, e con
la migliore astuzia di Troncon nell'anticipo. Tronky, ricordati che devi
uscire dallo sport come Edwards, ricordatelo bene! Concentriamoci in
attacco, senza paura, giochiamo di testa e
in gioco personale, facciamo irrigidire questa squadra
scozzese, per costringerla all'imprevedibile. Quando gli scozzesi
perdono il filo, lo perdono per davvero. In quei momenti, andiamo al largo
con le seconde, g</FONT><FONT face=Arial
size=2>iochiamo, giochiamo, come diceva Bob Dylan in una vecchia canzone
'the pangs of your sadness will pass as your senses will rise'! Si, giochiamo,
non pensiamo ad altro. R</FONT><FONT face=Arial size=2>agazzi...it's
now or never! </FONT><FONT face=Arial size=2>Facciamo un match storico!
</FONT><FONT face=Arial
size=2>Giovanni </FONT></DIV></BODY></HTML>