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<DIV><STRONG><FONT face="Comic Sans MS" color=#000080 size=2>Metto in rete i
miei due pezzi a commento della finale Viadana-Benetton apparsi oggi su SPORT
TREVIGIANO.</FONT></STRONG></DIV>
<DIV><STRONG><FONT face="Comic Sans MS" color=#000080 size=2>Con una
chiosa.</FONT></STRONG></DIV>
<DIV><STRONG><FONT face="Comic Sans MS" color=#000080 size=2>Grazie Viadana,
grazie Treviso per aver dato vita alla più bella finale della storia dei play
off.</FONT></STRONG></DIV>
<DIV><STRONG><FONT face="Comic Sans MS" color=#000080 size=2>Un abbraccio a
tutti</FONT></STRONG></DIV>
<DIV><STRONG><FONT face="Comic Sans MS" color=#000080 size=2>gian domenico
mazzocato</FONT></STRONG></DIV>
<DIV><STRONG><FONT face="Comic Sans MS" color=#000080
size=2></FONT></STRONG> </DIV>
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<P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify"><B><SPAN
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style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT
size=4><FONT face=Verdana><FONT color=#000080>TREVISO VINCE IL SUO TREDICESIMO
TITOLO OVALE <o:p></o:p></FONT></FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 26pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT
face=Verdana><FONT color=#000080><FONT size=7>TERRIBILE,
BELLISSIMA!<o:p></o:p></FONT></FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT
size=4><FONT face=Verdana><FONT color=#000080>Qualcuno, per descrivere la
drammatica e bellissima finale con Viadana disputata sabato al Brianteo di
Monza, ha scomodato il professore del brivido, Alfred Hitchcock. A me è venuto
in mente che la vicenda vissuta dai quasi 12mila spettatori nello stadio
monzese, potrebbe essere bene raccontata da Robert Aldrich, quello della Sporca
Dozzina e dei Ragazzi del coro. Ricordate? Nel 1974 mise insieme un manipolo di
buoni stuntman e onesti recitatori come Eddie Albert, Burt Reynolds, Michael
Conrad e girò quel piccolo capolavoro di ritmo che fu Quella sporca ultima meta.
Galeotti contro secondini, forse solo una americanata. Ma raccontata con stile,
garbo e senso enorme del tempo. Perchè, a dispetto delle citazioni, Monza
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/><st1:metricconverter w:st="on" ProductID="2007 in">2007
in</st1:metricconverter> fondo resta "solo" un grande, importante,
indimenticabile evento sportivo. In cui si è vista la grandezza del rugby, in
cui si sono ammirate due squadre esemplari per fair play, concentrazione, voglia
di vincere. Due squadre umanissime, non mi viene altro aggettivo. Viadana con la
sua voglia vergine di vincere: troppo poco un titolo -quello del 2002- per dare
la misura della maturità raggiunta da ambiente e società. Per dare corpo al
grande contributo offerto alla crescita del rugby italiano in questi anni.
Viadana protagonista, vogliosa di sancire la sua storia recente con il secondo
scudetto.<o:p></o:p></FONT></FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT
size=4><FONT face=Verdana><FONT color=#000080>E Treviso, con la sua esperienza e
col suo terribile ruolo di favorita d’obbligo che ha fatto sbagliare oltre il
lecito, sciupare, attorcigliare in una spirale di errori che non sembrava avere
fine. Ho seguito tutte le finali di Treviso (meno quella romana dell’88, con la
meta beffa agli ultimi istanti di Brunello) e la palma della più grossa emozione
risale alla finale veronese col Milan. A Monza si sono stravolti tutti i
parametri di giudizio. Squadra che sonnecchia per 60 minuti, avviluppata nel
proprio gioco falloso e poi, appena Viadana mostra un po’ di fiato lungo o
magari solo di appagamento, di persuasione di aver vinto, allarga il ritmo,
comincia ripompare adrenalina e rimonta all’ultimo secondo. Tutti contro
Treviso, i segni degli dei. Il palo blocca a Goosen (“all’inizio avevo paura” mi
dice alla fine quell’uomo di ghiaccio) il penalty della speranza (stesso
fotogramma del film della finale perduta con Calvisano di due anni fa) e subito
dopo Corrado Pilat calcia malissimo il suo piazzato. Che però si arrampica
letteralmente sui montanti dell’H e ricade dall’altra parte. Partita finita,
Treviso cede il titolo. Ma è un po’ come la legge primordiale di chi segue e chi
è inseguito. Se la preda si rilassa e rallenta la fuga, l’inseguitore, pur
stremato, avverte un odore diverso, fiuta il cambiamento. E scopre risorse che
non pensava di avere. Green decide il tutto per tutto. Marcato all’apertura,
Goosen al centro. Una scelta che tanti avevano nel cuore e ipotizzavano fin
dall’inizio, dopo la semifinale con Padova. Prima la meta di Sbaraglini, poi, a
tempo abbondantemente di recupero, il colpo di Wentzel. Trasforma Goosen e sono
supplementari. Con l’inerzia del gioco girata: Treviso che riagguanta
l’insperato, Viadana che vede dilapidato il suo tesoretto. Lo riteneva ben
piazzato in cassaforte.<o:p></o:p></FONT></FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT
size=4><FONT face=Verdana><FONT color=#000080>Non basta, non è finita. In cuor
mio comprendo che chi segna per primo si impadronisce definitivamente
dell’inerzia del match. E invece no perchè segna Pilat e riporta avanti i suoi.
Treviso riabbassa la testa e va in meta con Mulieri. Meta, non meta? De Santis
chiede la prova TV e dice di no. Tutti sanno che, oltre le immagini, in tempi in
cui non funzionava il TMO nessun arbitro avrebbe negato questa meta. Ci riprova
Treviso e questa volta va a segno Perziano (che bene la racconta Toni Liviero
sul Gazzettino, questa sporca ultima meta!) e poi Goosen ci carica sopra i due
punti della trasformazione che mettono Treviso al riparo se non proprio della
rimonta, almeno dal sorpasso ad opera di un calcio. Poi sono schermaglie e alla
fine l’ultima, sporca occasione ce l’ha in mano Viadana che sciupa con l’in
avanti di Andrea Moretti la palla della vita. Sporca la meta di Perziano? E
sporca l’occasione dell’estremo attacco viadenese? No, si dice per amor di
citazione. Perchè restano entrambe nella mente, nel successo e nell’insuccesso,
limpidissime. Oltre la fatica fisica, ben dentro il territorio dell’energia
mentale. Treviso ha vinto una straordinaria battaglia. Mi piacerebbe dire che
non l’ha persa Viadana, anche se il risultato la condanna. È bello pensare che
il sigillo finale lo abbia messo il “ceo” Maci Perziano. Il “ceo” in realtà ha
33 anni e queste stagioni le ha passate costruendosi e maturando come atleta e
come uomo. Un grande, che corona a Monza un record: 8 titoli personali. Se c’è
una persona che incarna questo Treviso operaio e scanzonato, beh, questa è
proprio lui. <o:p></o:p></FONT></FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT
size=4><FONT face=Verdana><FONT color=#000080>Gian Domenico
Mazzocato<o:p></o:p></FONT></FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT
face=Verdana color=#000080 size=4><A
href="mailto:giandoscriba@tin.it">giandoscriba@tin.it</A></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT
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<P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
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size=4><FONT face=Verdana><FONT color=#000080><STRONG><EM>GREEN,
BERBIZIER<o:p></o:p></EM></STRONG></FONT></FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 18pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT
size=4><FONT face=Verdana><FONT color=#000080><STRONG><EM>E FRANCO
SMITH<o:p></o:p></EM></STRONG></FONT></FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><o:p><FONT
face=Verdana color=#000080 size=4><EM> </EM></FONT></o:p></SPAN></P>
<P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT
size=4><FONT face=Verdana><FONT color=#000080><EM>13 giugno 1987, Stadio Concord
Oval di Sidney. Va in scena la finale del primo campionato del mondo tra Nuova
Zelanda e Francia. Di là un’ala emergente, Craig Green, di qua un numero 9
straordinario Pierre Berbizier (sua l’unica meta francese nel finale per la
trasformazione di Camberabero). Avversari nella partita della vita.
Straordinario che a Monza sia proprio l’allenatore francese a consegnare il
merito e l’onore a Toni Green. “Questa partita, dice Berbizier, l’ha vinta
Treviso per la sua esperienza e soprattutto per la sua pazienza. Merito di chi
l’ha saputa costruire questa squadra, merito ad un grande allenatore e uomo di
rugby come Green”.<o:p></o:p></EM></FONT></FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT
size=4><FONT face=Verdana><FONT color=#000080><EM>Che se ne va. L’ultima partita
l’ha seguita come tutte le altre, dall’alto della tribuna. Ha sofferto, si è
arrabbiato, ha imprecato. Alla fine ha gioito. Ha urlato sulla meta di Mulieri
(non concessa) e si è trattenuto su quella di Perziano (concessa e definitiva).
Poi la gioia e la malinconia dell’addio. Ha vinto a Treviso, Green. Ha costruito
rugby ovunque. Da non dimenticare quello che ha fatto a Calvisano. Treviso ha un
debito enorme con lui. Speriamo profondamente che sia solo un arrivederci, non
un addio.<o:p></o:p></EM></FONT></FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify"><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><FONT
size=4><FONT face=Verdana><FONT color=#000080><EM>Lo sostituisce Franco Smith,
splendido colpo della dirigenza trevigiana. Continuità e innovazione. Tre
stagioni a Treviso come giocatore, un ritorno nella natia Sudafrica per il ruolo
di assistente coach dei Cheethas, un approdo a Treviso per costruire il futuro,
partendo proprio da quei giovani che Green gli consegna. Smith ha 35 anni,
essendo nato il 29 luglio del ’72 (a Lichtenburg). Arriva a Treviso per crescere
a sua volta. Conosce la realtà del rugby italiano, vorrà imporsi come tecnico.
Ottima scelta.<o:p></o:p></EM></FONT></FONT></FONT></SPAN></P>
<P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify"><B><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><o:p> </o:p></SPAN></B></P>
<P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify"><B><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><o:p> </o:p></SPAN></B></P>
<P class=MsoPlainText style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify"><B><SPAN
style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; mso-fareast-font-family: 'MS Mincho'; mso-bidi-font-size: 10.0pt"><o:p> </o:p></SPAN></B></SPAN><STRONG><FONT
face="Comic Sans MS" color=#000080 size=2></FONT></STRONG></P></DIV>
<DIV><STRONG><FONT face="Comic Sans MS" color=#000080 size=2><A
href="http://www.giandomenicomazzocato.it/">http://www.giandomenicomazzocato.it/</A><BR>SITO
DELLO SCRITTORE<BR>GIAN DOMENICO MAZZOCATO<BR><A
href="mailto:giandoscriba@tin.it">giandoscriba@tin.it</A><BR>webmaster Nicola
Novello<BR>------------------------------------------<BR></FONT></STRONG></DIV></BODY></HTML>