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<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Tra l'altro i nomi già ci sono: Zebre, Dogi,
Lupi</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Sono completamente sulla tua stessa lunghezza
d'onda, e mi sembra giusto che sia la federazione a farsi carico dell'aspetto
economico</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Ciao</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Paolo Zaghetti</FONT></DIV>
<BLOCKQUOTE
style="PADDING-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: #000000 2px solid; MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message ----- </DIV>
<DIV
style="BACKGROUND: #e4e4e4; FONT: 10pt arial; font-color: black"><B>From:</B>
<A title=angelo.volpe@poste.it
href="mailto:angelo.volpe@poste.it">Angelo.Volpe</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A title=allrugby@gmail.com
href="mailto:allrugby@gmail.com">allrugby</A> ; <A
title=rugbylist@rugbylist.it
href="mailto:rugbylist@rugbylist.it">rugbylist@rugbylist.it</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Monday, October 30, 2006 5:44
PM</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> [RUGBYLIST] Re: Notizie del
lunedì (Zatta/Dondi)</DIV>
<DIV><BR></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>Anch'io ieri ho ascoltato il
servizio di Pacitti su Radio1. Ero in macchina e stavo seguendo la gara
di Valentino Rossi. Ohibò, ho pensato, rugby sulla Rai?? Che succede?
Meraviglia delle meraviglie. E devo dire che sono rimasto molto perplesso nel
sentire l'intervista a Dondi. Il quale dice, quasi con candore, che le squadre
italiane per quanto riguarda le partite di coppa non sono tenute a rispettare
la regola dei 12 giocatori di formazioneitaliana. La Fir lascia libere le
squadre di immetterne di più, se lo vogliono. Il che mi porta a pensare a due
soluzioni:</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>1- è possibile tesserare più
giocatori stranieri e farli giocare a piacimento solo nelle coppe
europee</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>2- è possibile tesserare più
giocatori stranieri e farli giocare a rotazione in campionato a patto di non
superare la famosa quota dei 12 italiani a referto.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>Se non ho preso lucciole per
lanterne, questa sarebbe la soluzione proposta da Dondi alle società che
devono attrezzarsi per le coppe europee.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>Come dire che un club dovrebbe
avere risorse economiche tali da potersi permettere di tesserare un certo
numero di giocatori ma di tenerne in tribuna una parte.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>Lo spirito dei 12 italiani a
referto mi pare sia quella di salvaguardare i giocatori italiani che si
vedrebbero portare via il posto in formazione dagli stranieri (di qualunque
tipo). Bene, ok. Ha un senso e potrebbe portare a qualcosa di buono se non
fosse che di solito parte di quei 12 sono i titolari fissi della panchina e
generalmente non entrano mai. Ma evidentemente fatta la legge, trovato
l'imbroglio. E a suggerire il modo di aggirare la regola è il presidente
federale in persona. Fenomenale. Certo, formalmente la regola dei 12 a referto
è rispettata, ma in pratica si suggerisce ai club come aggirarla. A parte la
valutazione etica che ognuno è libero di fare in proposito, viene da chiedersi
quanti e quali sarebbero i club italiani in grado di mettere a contratto un
giocatore, pagarlo regolarmente, e farlo giocare solo saltuariamente, ossia in
coppa o a rotazione nelle partite di campionato. Follia pura.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>A questo punto mi pare sarebbe
più serio e più saggio abbandonare la strada delle regole dettate e poi
aggirate. Mi sembrerebbe il caso di intraprendere seriamente e concretamente
la strada delle <STRONG>selezioni</STRONG> (Nord ovest, nord est, centro,
ecc.... o semplicemente selezione Bianca, Rossa o Verde...) da iscrivere
alla Heineken e alla Challenge Cup. Due, tre o quattro da suddividere tra le
due manifestazioni europee. L'ostacolo attuale è quello di mettere d'accordo i
club nella suddivisione della parte economica spettante alle squadre
partecipanti. E allora perchè non creare le selezioni direttamente da parte
della Fir, saltando l'accordo impossibile tra i club? La Fir, individuato uno
specifico per le coppe selezionatore alla stregua della nazionale,
come per la nazionale paga una quota per ogni giocatore selezionato. Forse non
tutti lo sanno, ma attualmente la convocazione di un proprio tesserato frutta
al club di appartenenza un gettone di 5.000 euro per ogni convocazione. Un
club che arriva ad avere 7-8-10 convocati mette in tasca 35-40-50 mila euro ad
ogni impegno della nazionale. Fate un po' i conti di cosa significa alla fine
della stagione per le casse di quel club..... Significa, credo, ripagarsi
buona parte degli ingaggi ai giocatori....</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>E allora sull'esempio della
nazionale, perchè non creare 3 o 4 selezioni, iscriverle alle Coppe, per
esempio due (o una) in Heineken e due in Challenge, e reclutare i 100
giocatori necessari con lo stesso criterio adottato per la nazionale? 25
giocatori X 4 selezioni = 100 (italiani e stranieri). I club che forniscono i
giocatori ci guadagnano una cifra quale rimborso da parte FIR e non potranno
di certo lamentarsi e noi, come Italia, potremo finalmente esprimere quattro
formazioni di vertice formate da giocatori provenienti potenzialmente da tutte
le squadre italiane, senza limitazioni di stranieri e italiani.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>Il budget della federazione credo
non abbia problemi ad affrontare un investimento del genere perchè pingue come
non mai a causa dei diritti del 6 nazioni. In più non dimentichiamoci delle
sovvenzioni che arrivano dall'ERC (?) che potrebbero finire sempre alle
società in ragione e proporzione ai giocatori forniti. </FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>Vi sembra impossibile (a
parte la difficoltà nell'esporre il progetto)? Io credo di no, laddove ci sia
davvero la volontà di uscire dall'imbuto che vede i club italiani non in grado
di competere con quelli stranieri. Certamente mi sembra molto più serio che
suggerire di tesserare più giocatori e di farli giocare solo per le Coppe o
tenerli a rotazione in tribuna.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>Certo come proposta è
semplicemente buttata lì e sicuramente presenta falle o punti oscuri, ma è
solo <STRONG>una proposta per avviare la discussione</STRONG>, non pretendo
certo di avere la soluzione in tasca.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>angelo</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>(scusate la
lunghezza)</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2></FONT> </DIV>
<DIV><B>From:</B> <A title=allrugby@gmail.com
href="mailto:allrugby@gmail.com">allrugby</A> </DIV>
<BLOCKQUOTE
style="PADDING-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: #000000 2px solid; MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A title=rugbylist@rugbylist.it
href="mailto:rugbylist@rugbylist.it">rugbylist@rugbylist.it</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Monday, October 30, 2006 2:46
PM</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> [RUGBYLIST] Notizie del
lunedì</DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2></FONT><FONT
face="Lucida Sans Unicode" size=2></FONT><BR></DIV>Copio id incollo dal
Gazzettino di oggi.<BR>Mi sembra che l'intervista al presidente della
Benetton Amerino Zatta<BR>capiti a fagiolo, anche in relazione ai turni di
coppa disputati, per<BR>una discussione in list.<BR>Ciao.<BR>Franco
(TV)<BR><BR>Ma che emozioni con Mulieri e Perziano<BR><BR><BR>Il Treviso
soffre molto nella conquista. La mischia difetta di<BR>potenza: è stata
maltrattata sia dal Perpignan che dal Castres. E deve<BR>ancora arrivare,
nel doppio confronto di dicembre, la più potente del<BR>girone: quella del
London Wasps. La touche balbetta, e la lunga<BR>squalifica di Tejeda aggrava
i problemi nel lancio. Con la pressione<BR>addosso, ovvio che le cose si
complichino per la cerniera. Il gioco al<BR>piede è il grande assente e
sembra più facile sbarcare sulla luna che<BR>occupare il campo. Regge invece
la linea difensiva, capace di pressare<BR>e di recuperare palloni
interessanti. E non difetta la qualità nella<BR>circolazione della palla.
Peccato che le occasioni di sfruttarla siano<BR>così rare e di bassa
qualità.<BR>***<BR><BR>Due delle tre mete segnate (tutte in prima fase) a
Castres dimostrano<BR>che la classe e l'ispirazione della linea arretrata è
intatta. Azioni<BR>pregevoli. La prima, quella di Maci Perziano, è nata da
uno strepitoso<BR>rilancio di Mulieri. Sul calcio di Lassucq sopra i pack
riuniti per un<BR>maul, ha raccolto Semenzato a metacampo e ha passato
all'indietro per<BR>l'ala all'altezza della linea dei 15 metri. Mulieri ha
innescato una<BR>corsa trasversale fatta di soffici appoggi che ha debordato
l'intera<BR>barriera difensiva transalpina che saliva da lontano: superato
in<BR>orizzontale anche il secondo centro Carballo, ha scartato
raddrizzando<BR>la corsa con una sorprendente accelerazione dopo aver
fintato un<BR>passaggio a Sartoretto. Una volta guadagnata la linea dei 10
metri ha<BR>saltato Goosen per imboccare direttamente all'esterno Maci
piè<BR>veloce.Si sa che Perziano come respira l'aria della Francia
si<BR>galvanizza. Sembra che si diverta da matti. Specie se gli servono
una<BR>palla veloce. Quando riceve ha davanti a sè 40 metri di campo.
Si<BR>allarga leggermente verso la linea di touche, stampa sul prato
sette<BR>falcate perentorie, alza la testa. Cerca con lo sguardo
Jean-Baptiste<BR>Peyras. Lo fissa negli occhi. E quando lo affronta sulla
linea dei 22<BR>metri: sorpresa. Maci raddrizza il tronco, calcia l'aria col
destro,<BR>un po' alla Campese. E contemporaneamente esegue un buffo
saltello<BR>sull'altro appoggio. Una sberleffo. Perchè quando ricade
sulla<BR>caviglia sinistra orienta il corpo verso l'interno, ma con un
cambio<BR>di passo fulminante se la fila dalla parte opposta. L'estremo
del<BR>Castres abbranca l'aria, finisce con la faccia sull'erba, tenta
una<BR>disperata manata sulla caviglia della lepre trevigiana che però si
è<BR>già tolta dalla traiettoria, affonda i bulloni a un paio di
centimetri<BR>dalla linea di touche e conclude la sua corsa con un tuffo
trionfale.<BR>«Terrible» ripetono in tribuna i telecronisti francesi. Seigne
in<BR>panchina osserva con calma: «Bella meta, il Treviso ha molta
velocità<BR>all'esterno».<BR>***<BR><BR>Non aveva ancora visto la terza
meta. Quella di Legg. Nata da un<BR>pallone bonificato dagli avanti con una
ruck a fondo touche dopo un<BR>lancio maldestro. Picone dà ad Ansell rimasto
fuori dallo schieramento<BR>della rimessa laterale, in posizione di primo
attaccante. Passaggio a<BR>Goosen sui 40 metri, Legg si inserisce a vuoto
fissando i centri<BR>francesi mentre il sudafricano serve alle sue spalle
Mulieri. Ma si<BR>pronuncia Muliaina. L'ala trevigiana si esibisce in un
gioco di<BR>appoggi interno-esterno degno dell'all black. Prende
l'intervallo e<BR>accelera. Sfugge alla francesina di Peyras, poi piazza un
frontino su<BR>Marticorena che arriva a chiudere dall'interno. Sulla linea
di meta<BR>gli si para infine davanti Christophers. Ma a questo
punto<BR>Mulieri-Muliaina non può più sbagliare: è il vertice di un rombo
con<BR>Perziano a destra, Goosen sull'asse e Legg all'interno. Deve solo
dare<BR>la palla. La mesce, facile, all'inglese che trotterella in mezzo
ai<BR>pali: quattro passaggi, meta in prima fase. Un sorso di champagne
dopo<BR>tanta acqua. A Treviso il palato non si guasta mai, nemmeno
nelle<BR>giornate
peggiori.<BR>-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------<BR><BR>COPPE
- 2. TURNO Il presidente del Benetton spiega perchè dal 2004/05<BR>Treviso
ha perso 9 match consecutivi in Heineken. Ultimatum a Dondi<BR>«La regola
dei 12 italiani ci affossa in Europa»<BR>Zatta: «Se la Fir non ci pone alle
stesse condizioni degli altri sarà<BR>sempre peggio. Loro corrono in
Ferrari, noi su una Fiat»<BR><BR>Due stagioni fa il Benetton Treviso vinceva
3 partite su 6 del suo<BR>girone, battendo Bath e Bourgoin (2 volte), e
sfiorava lo storico<BR>passaggio ai quarti in Heineken Cup. Da allora non ha
più vinto in<BR>coppa (9 sconfitte consecutive) e venerdì sera ha beccato 41
punti a<BR>Castres. «Una vera umiliazione - confessa il presidente
trevigiano<BR>Amerino Zatta - se penso che fino al 2004/05 questa era
un'avversaria<BR>che potevamo battere...».<BR>Come mai questo crollo? Perchè
la squadra italiana leader in Europa,<BR>per un periodo ha avuto quasi il
50\% di successi, non è più<BR>competitiva? E con essa l'intero movimento,
visti i risultati anche di<BR>questo 2. turno di Eurocoppe dove solo l'Arix
Viadana (in Challenge)<BR>ha sconfitto la neopromossa Albi, mentre tutte le
altre hanno preso<BR>batoste?<BR><BR>«Perchè con la regola dei 12 atleti di
formazione italiana, di cui un<BR>under 21, obbligatori a referto non è
possibile essere competitivi in<BR>Europa - continua Zatta - La prossima
stagione quando diventeranno 13<BR>sarà ancora peggio. Due anni fa, quando
il Benetton batteva il Bath e<BR>il Bourgoin, giocava con 5 stranieri e il
resto di atleti con<BR>passaporto italiano. Venerdì a Castres noi avevamo i
12 italiani<BR>previsti, loro 15 non francesi su una rosa di 35 della rosa.
Già<BR>facevamo fatica a competere quando avevamo le stesse regole
degli<BR>altri, adesso è impossibile».<BR><BR>L'attacco alle nuove regole
volute dalla Fir è esplicito. Come quello<BR>alle risposte date dal
presidente federale Giancarlo Dondi su<BR>RadioRai, a una domanda fatta dal
sempre attento Paolo Pacitti sui<BR>risultati delle italiane. «Dondi ha
risposto - continua Zatta - che<BR>nessuno vieta ai club italiani di
organizzarsi per le coppe come fanno<BR>i club europei. Vero. Ma non dice
che gli inglesi, i francesi e gli<BR>altri hanno le stesse regole sia in
coppa che nei loro campionati, non<BR>due regole diverse. Se dovessi seguire
il consiglio di Dondi, dovrei<BR>allestire e pagare due rose distinte. Una
per il campionato con i 12<BR>italiani, una per le sole 6 partite di coppa
con gli stranieri.<BR>Assurdo! Sia dal punto di vista organizzativo che
degli investimenti.<BR>Sarebbe come correre su una Ferrari in Europa e su
una Fiat nel<BR>campionato, mentre gli altri corrono sempre in
Ferrari».<BR><BR>Zatta è amareggiato da tutto ciò. Afferma con rabbia che
che «è da<BR>masochisti fare l'Heineken Cup a queste condizioni». Si dice
convinto<BR>che «fino a quando la federazione non prenderà adeguati
provvedimenti<BR>saremo sempre penalizzati in Europa». Paventa una fuga
degli ultimi<BR>sponsor innamorati del rugby (compresi i Benetton?) se le
cose non<BR>cambieranno: «I club devono costruire i giocatori fino ai
vent'anni<BR>per poi vedere che se ne vanno all'estero, come fanno ormai
tutti i<BR>migliori italiani, e scoprire che ciò va a beneficio della
Nazionale,<BR>la quale se li trova belli e pronti per l'alto livello. A cosa
serve<BR>allora continuare a investire?».<BR><BR>Il numero uno trevigiano
non ha dubbi, andando avanti di questo passo<BR>«i club spariranno, o si
limiteranno a svolgere attività amatoriale».<BR>Bisogna quindi scegliere: o
si costruisce un movimento forte,<BR>competitivo (anche in Europa), con un
campionato credibile che riporti<BR>indietro i migliori italiani e si cambia
rotta; oppure no e in coppa<BR>andrà sempre peggio. «Qualunque delle due
strade Dondi voglia<BR>imboccare, deve dirci qual è il suo progetto - chiude
Zatta - Vuole<BR>sostituire i club con le selezioni? Ce lo dica chiaramente.
Poi<BR>potremo non sposare la sua linea, ma almeno sapremo dove vuole
portare<BR>il rugby. E ci comporteremo di conseguenza».<BR><BR>Ivan
Malfatto<BR>.......................................................................................................................<BR>Il
Galles vuole escluderci dal barrage<BR> (im) Colpo di mano del Galles
nell'ultima riunione dell'Erc, tenuta<BR>martedì a Dublino. Al momento di
discutere l'aumento dei soldi da far<BR>affluire nelle casse delle italiane
che partecipano alle coppe europee<BR>(dall'attuale 9\% degli introiti
complessivi si vuole arrivare nel<BR>giro di due anni al 12,5\% parificando
l'Italia alle tre celtiche) il<BR>rappresentante gallese si è detto
favorevole solo a una condizione:<BR>eliminare il barrage di accesso
all'Heineken Cup fra un'italiano e una<BR>gallese dando quel posto al
Galles. Evidentemente il ko subito dai<BR>Dragons in casa con il l'Overmach
Parma brucia ancora. Il colpo di<BR>mano sembra sia fallito, ma dimostra
l'ostilità dei gallesi (anche in<BR>chiave Celtic Legaue) nei confronti
dell'Italia.<BR>----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------<BR><BR>GLI
ALTRI GIRONI. IN HEINEKEN LE FRANCESI GUIDANO 4 GIRONI SU 6<BR>Drop di
Parisse, quattro azzurri in meta<BR><BR><BR>Un solo successo per le squadre
italiane nel secondo turno delle coppe europee.<BR>L'Arix Viadana ha vinto
in casa contro l'Albi 26-13. A non essere<BR>travolto nonostante il ko, come
al solito, il Benetton, uscito<BR>sconfitto da Castres 41-22. Quasi 70 punti
subìti, invece, da Ghial<BR>Calvisano e Skg Gran Parma, 50 quelli al passivo
per l'Overmach Parma<BR>(debutto da titolare per il pilone di San Donà
Alberto De Marchi), 53<BR>per il Carrera Petrarca. Anche in questo secondo
turno drammatica la<BR>differenza tra i punti segnati e quelli subiti. In
Heineken Cup le<BR>italiane hanno segnato 40 punti e ne hanno subiti 158, in
Challenge<BR>Cup i punti fatti sono stati 38 contro 135 al passivo, per un
totale<BR>di 78 all'attivo e 293 al passivo.<BR><BR>E' stata poi la giornata
del clamoroso drop segnato da Sergio Parisse<BR>in Stade Français-Ospreys.
Anche in questo turno non sono mancate le<BR>sorprese. Ha tirato un po' su
la testa il Tolosa. In Heineken Cup a<BR>guidare i 6 gironi sono 4 francesi,
una gallese e una irlandese; in<BR>Challenge Cup comandano 3 inglesi e due
francesi.<BR><BR>HEINEKEN CUP Poule 1:Partita intera e una meta per
l'azzurro Pablo<BR>Canavosio in forza al Castres nel match vinto contro
Treviso<BR>41-22.Poule 2:Gloucester-Agen 26-32 (Bortolami, capitano
degli<BR>inglesi, uscito ad un quarto d'ora dalla fine),
Edinburgo-Leinster<BR>25-24; Agen 9, Leinster 6, Edinburgh 5, Gloucester
1.Poule 3:Stade<BR>Français-Ospreys 27-14 (gara intera per i fratelli
Bergamasco e<BR>Parisse, Mirco autore di una meta e Parisse di un drop (!)
da 25<BR>metri), Sale-Calvisano 67-11; Stade Français 9, Sale 6, Ospreys
4,<BR>Calvisano 0.Poule 4:Munster-Bourgoin 41-23 (Pucciariello entrato
a<BR>sostituire temporaneamente Horan negli irlandesi, Del Fava 80' nel
XV<BR>francese), Cardiff-Leicester 17-21 (negli inglesi
Castrogiovanni<BR>uscito a metà ripresa); Munster 9, Cardiff, Leicester 5,
Bourgoin<BR>0.Poule 5:Llanelli-Ulster 21-15, Tolosa-London Irish 37-17 (nel
Tolosa<BR>80' per Perugini); Llanelli 9, Tolosa, Ulster 5, London Irish
1.Poule<BR>6:Overmach Parma-Biarritz 7-50 (per Dellapè gara
intera),<BR>Northampton-Border Reivers 37-13; Biarritz 10, Border
Reivers,<BR>Northampton 5, Overmach Parma 0.<BR><BR>Il prossimo turno nel
weekend dell'8-10 dicembre: sabato 9 Ghial<BR>Calvisano-Ospreys, Overmach
Parma-Northampton (entrambe alle 14),<BR>domenica 10 London Wasps-Benetton
(ore 15 locali).<BR><BR>CHALLENGE CUP Poule 1:Bristol-Dragons 11-7 (80' per
Stanojevic nel<BR>Bristol), Bucuresti-Bayonne 32-27; Bristol 9, Dragons 6,
Bucuresti 5,<BR>Bayonne 2.Poule 2:Narbonne-Saracens 20-37 (76' giocati per
Ongaro, al<BR>rientro nei Saracens), Glasgow-Gran Parma 69-7; Saracens 9,
Glasgow 6,<BR>Narbonne 4, Gran Parma 1.Poule 3:Nel Brive, che ha battuto
il<BR>Newcastle 41-12, 80' di gioco per Orquera autore anche di una meta
e<BR>due trasformazioni.Poule 4:Harlequins-Montpellier 57-10,
Bath-Connacht<BR>21-19; Harlequins 9, Bath 8, Connacht 2, Montpellier
1.Poule<BR>5:Clermont Auvergne-Worcester 29-23 (nei francesi Troncon ha
giocato<BR>77' da capitano e ha segnato pure una meta, tribuna invece
per<BR>Canale), Arix Viadana-Albi 26-13; Clermont Auvergne 9, Worcester
6,<BR>Arix Viadana 4, Albi 0.<BR><BR>Prossimo turno: sabato 9 dicembre
Brive-Carrera (ore 15), domenica 10<BR>Arix Viadana-Clermont Auvergne (ore
14) e Saracens-Gran Parma (ore 15<BR>locali).<BR><BR>Ennio
Grosso<BR>_______________________________________________<BR>Rugbylist
mailing list<BR><A
href="mailto:Rugbylist@rugbylist.it">Rugbylist@rugbylist.it</A><BR><A
href="http://www.rugbylist.it/mailman/listinfo/rugbylist">http://www.rugbylist.it/mailman/listinfo/rugbylist</A></BLOCKQUOTE>
<P>
<HR>
<P></P>_______________________________________________<BR>Rugbylist mailing
list<BR>Rugbylist@rugbylist.it<BR>http://www.rugbylist.it/mailman/listinfo/rugbylist<BR>
<P>
<HR>
<P></P>No virus found in this incoming message.<BR>Checked by AVG Free
Edition.<BR>Version: 7.5.428 / Virus Database: 268.13.17/505 - Release Date:
27/10/06 15.15<BR></BLOCKQUOTE></BODY></HTML>