<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD>
<META http-equiv=Content-Type content="text/html; charset=iso-8859-1">
<META content="MSHTML 6.00.2900.2873" name=GENERATOR>
<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>Anch'io ieri ho ascoltato il
servizio di Pacitti su Radio1. Ero in macchina e stavo seguendo la gara di
Valentino Rossi. Ohibò, ho pensato, rugby sulla Rai?? Che succede? Meraviglia
delle meraviglie. E devo dire che sono rimasto molto perplesso nel sentire
l'intervista a Dondi. Il quale dice, quasi con candore, che le squadre italiane
per quanto riguarda le partite di coppa non sono tenute a rispettare la regola
dei 12 giocatori di formazioneitaliana. La Fir lascia libere le squadre di
immetterne di più, se lo vogliono. Il che mi porta a pensare a due
soluzioni:</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>1- è possibile tesserare più
giocatori stranieri e farli giocare a piacimento solo nelle coppe
europee</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>2- è possibile tesserare più
giocatori stranieri e farli giocare a rotazione in campionato a patto di non
superare la famosa quota dei 12 italiani a referto.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>Se non ho preso lucciole per
lanterne, questa sarebbe la soluzione proposta da Dondi alle società che devono
attrezzarsi per le coppe europee.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>Come dire che un club dovrebbe
avere risorse economiche tali da potersi permettere di tesserare un certo numero
di giocatori ma di tenerne in tribuna una parte.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>Lo spirito dei 12 italiani a
referto mi pare sia quella di salvaguardare i giocatori italiani che si
vedrebbero portare via il posto in formazione dagli stranieri (di qualunque
tipo). Bene, ok. Ha un senso e potrebbe portare a qualcosa di buono se non fosse
che di solito parte di quei 12 sono i titolari fissi della panchina e
generalmente non entrano mai. Ma evidentemente fatta la legge, trovato
l'imbroglio. E a suggerire il modo di aggirare la regola è il presidente
federale in persona. Fenomenale. Certo, formalmente la regola dei 12 a referto è
rispettata, ma in pratica si suggerisce ai club come aggirarla. A parte la
valutazione etica che ognuno è libero di fare in proposito, viene da chiedersi
quanti e quali sarebbero i club italiani in grado di mettere a contratto un
giocatore, pagarlo regolarmente, e farlo giocare solo saltuariamente, ossia in
coppa o a rotazione nelle partite di campionato. Follia pura.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>A questo punto mi pare sarebbe più
serio e più saggio abbandonare la strada delle regole dettate e poi aggirate. Mi
sembrerebbe il caso di intraprendere seriamente e concretamente la strada delle
<STRONG>selezioni</STRONG> (Nord ovest, nord est, centro, ecc.... o
semplicemente selezione Bianca, Rossa o Verde...) da iscrivere alla
Heineken e alla Challenge Cup. Due, tre o quattro da suddividere tra le due
manifestazioni europee. L'ostacolo attuale è quello di mettere d'accordo i club
nella suddivisione della parte economica spettante alle squadre partecipanti. E
allora perchè non creare le selezioni direttamente da parte della Fir, saltando
l'accordo impossibile tra i club? La Fir, individuato uno specifico per le
coppe selezionatore alla stregua della nazionale, come per la
nazionale paga una quota per ogni giocatore selezionato. Forse non tutti lo
sanno, ma attualmente la convocazione di un proprio tesserato frutta al club di
appartenenza un gettone di 5.000 euro per ogni convocazione. Un club che arriva
ad avere 7-8-10 convocati mette in tasca 35-40-50 mila euro ad ogni impegno
della nazionale. Fate un po' i conti di cosa significa alla fine della stagione
per le casse di quel club..... Significa, credo, ripagarsi buona parte degli
ingaggi ai giocatori....</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>E allora sull'esempio della
nazionale, perchè non creare 3 o 4 selezioni, iscriverle alle Coppe, per esempio
due (o una) in Heineken e due in Challenge, e reclutare i 100 giocatori
necessari con lo stesso criterio adottato per la nazionale? 25 giocatori X 4
selezioni = 100 (italiani e stranieri). I club che forniscono i giocatori ci
guadagnano una cifra quale rimborso da parte FIR e non potranno di certo
lamentarsi e noi, come Italia, potremo finalmente esprimere quattro formazioni
di vertice formate da giocatori provenienti potenzialmente da tutte le squadre
italiane, senza limitazioni di stranieri e italiani.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>Il budget della federazione credo
non abbia problemi ad affrontare un investimento del genere perchè pingue come
non mai a causa dei diritti del 6 nazioni. In più non dimentichiamoci delle
sovvenzioni che arrivano dall'ERC (?) che potrebbero finire sempre alle
società in ragione e proporzione ai giocatori forniti. </FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>Vi sembra impossibile (a
parte la difficoltà nell'esporre il progetto)? Io credo di no, laddove ci sia
davvero la volontà di uscire dall'imbuto che vede i club italiani non in grado
di competere con quelli stranieri. Certamente mi sembra molto più serio che
suggerire di tesserare più giocatori e di farli giocare solo per le Coppe o
tenerli a rotazione in tribuna.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>Certo come proposta è semplicemente
buttata lì e sicuramente presenta falle o punti oscuri, ma è solo <STRONG>una
proposta per avviare la discussione</STRONG>, non pretendo certo di avere la
soluzione in tasca.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>angelo</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2>(scusate la lunghezza)</FONT></DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2></FONT> </DIV>
<DIV><B>From:</B> <A title=allrugby@gmail.com
href="mailto:allrugby@gmail.com">allrugby</A> </DIV>
<BLOCKQUOTE
style="PADDING-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: #000000 2px solid; MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A title=rugbylist@rugbylist.it
href="mailto:rugbylist@rugbylist.it">rugbylist@rugbylist.it</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Monday, October 30, 2006 2:46
PM</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> [RUGBYLIST] Notizie del
lunedì</DIV>
<DIV><FONT face="Lucida Sans Unicode" size=2></FONT><FONT
face="Lucida Sans Unicode" size=2></FONT><BR></DIV>Copio id incollo dal
Gazzettino di oggi.<BR>Mi sembra che l'intervista al presidente della Benetton
Amerino Zatta<BR>capiti a fagiolo, anche in relazione ai turni di coppa
disputati, per<BR>una discussione in list.<BR>Ciao.<BR>Franco (TV)<BR><BR>Ma
che emozioni con Mulieri e Perziano<BR><BR><BR>Il Treviso soffre molto nella
conquista. La mischia difetta di<BR>potenza: è stata maltrattata sia dal
Perpignan che dal Castres. E deve<BR>ancora arrivare, nel doppio confronto di
dicembre, la più potente del<BR>girone: quella del London Wasps. La touche
balbetta, e la lunga<BR>squalifica di Tejeda aggrava i problemi nel lancio.
Con la pressione<BR>addosso, ovvio che le cose si complichino per la cerniera.
Il gioco al<BR>piede è il grande assente e sembra più facile sbarcare sulla
luna che<BR>occupare il campo. Regge invece la linea difensiva, capace di
pressare<BR>e di recuperare palloni interessanti. E non difetta la qualità
nella<BR>circolazione della palla. Peccato che le occasioni di sfruttarla
siano<BR>così rare e di bassa qualità.<BR>***<BR><BR>Due delle tre mete
segnate (tutte in prima fase) a Castres dimostrano<BR>che la classe e
l'ispirazione della linea arretrata è intatta. Azioni<BR>pregevoli. La prima,
quella di Maci Perziano, è nata da uno strepitoso<BR>rilancio di Mulieri. Sul
calcio di Lassucq sopra i pack riuniti per un<BR>maul, ha raccolto Semenzato a
metacampo e ha passato all'indietro per<BR>l'ala all'altezza della linea dei
15 metri. Mulieri ha innescato una<BR>corsa trasversale fatta di soffici
appoggi che ha debordato l'intera<BR>barriera difensiva transalpina che saliva
da lontano: superato in<BR>orizzontale anche il secondo centro Carballo, ha
scartato raddrizzando<BR>la corsa con una sorprendente accelerazione dopo aver
fintato un<BR>passaggio a Sartoretto. Una volta guadagnata la linea dei 10
metri ha<BR>saltato Goosen per imboccare direttamente all'esterno Maci
piè<BR>veloce.Si sa che Perziano come respira l'aria della Francia
si<BR>galvanizza. Sembra che si diverta da matti. Specie se gli servono
una<BR>palla veloce. Quando riceve ha davanti a sè 40 metri di campo.
Si<BR>allarga leggermente verso la linea di touche, stampa sul prato
sette<BR>falcate perentorie, alza la testa. Cerca con lo sguardo
Jean-Baptiste<BR>Peyras. Lo fissa negli occhi. E quando lo affronta sulla
linea dei 22<BR>metri: sorpresa. Maci raddrizza il tronco, calcia l'aria col
destro,<BR>un po' alla Campese. E contemporaneamente esegue un buffo
saltello<BR>sull'altro appoggio. Una sberleffo. Perchè quando ricade
sulla<BR>caviglia sinistra orienta il corpo verso l'interno, ma con un
cambio<BR>di passo fulminante se la fila dalla parte opposta. L'estremo
del<BR>Castres abbranca l'aria, finisce con la faccia sull'erba, tenta
una<BR>disperata manata sulla caviglia della lepre trevigiana che però si
è<BR>già tolta dalla traiettoria, affonda i bulloni a un paio di
centimetri<BR>dalla linea di touche e conclude la sua corsa con un tuffo
trionfale.<BR>«Terrible» ripetono in tribuna i telecronisti francesi. Seigne
in<BR>panchina osserva con calma: «Bella meta, il Treviso ha molta
velocità<BR>all'esterno».<BR>***<BR><BR>Non aveva ancora visto la terza meta.
Quella di Legg. Nata da un<BR>pallone bonificato dagli avanti con una ruck a
fondo touche dopo un<BR>lancio maldestro. Picone dà ad Ansell rimasto fuori
dallo schieramento<BR>della rimessa laterale, in posizione di primo
attaccante. Passaggio a<BR>Goosen sui 40 metri, Legg si inserisce a vuoto
fissando i centri<BR>francesi mentre il sudafricano serve alle sue spalle
Mulieri. Ma si<BR>pronuncia Muliaina. L'ala trevigiana si esibisce in un gioco
di<BR>appoggi interno-esterno degno dell'all black. Prende l'intervallo
e<BR>accelera. Sfugge alla francesina di Peyras, poi piazza un frontino
su<BR>Marticorena che arriva a chiudere dall'interno. Sulla linea di
meta<BR>gli si para infine davanti Christophers. Ma a questo
punto<BR>Mulieri-Muliaina non può più sbagliare: è il vertice di un rombo
con<BR>Perziano a destra, Goosen sull'asse e Legg all'interno. Deve solo
dare<BR>la palla. La mesce, facile, all'inglese che trotterella in mezzo
ai<BR>pali: quattro passaggi, meta in prima fase. Un sorso di champagne
dopo<BR>tanta acqua. A Treviso il palato non si guasta mai, nemmeno
nelle<BR>giornate
peggiori.<BR>-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------<BR><BR>COPPE
- 2. TURNO Il presidente del Benetton spiega perchè dal 2004/05<BR>Treviso ha
perso 9 match consecutivi in Heineken. Ultimatum a Dondi<BR>«La regola dei 12
italiani ci affossa in Europa»<BR>Zatta: «Se la Fir non ci pone alle stesse
condizioni degli altri sarà<BR>sempre peggio. Loro corrono in Ferrari, noi su
una Fiat»<BR><BR>Due stagioni fa il Benetton Treviso vinceva 3 partite su 6
del suo<BR>girone, battendo Bath e Bourgoin (2 volte), e sfiorava lo
storico<BR>passaggio ai quarti in Heineken Cup. Da allora non ha più vinto
in<BR>coppa (9 sconfitte consecutive) e venerdì sera ha beccato 41 punti
a<BR>Castres. «Una vera umiliazione - confessa il presidente
trevigiano<BR>Amerino Zatta - se penso che fino al 2004/05 questa era
un'avversaria<BR>che potevamo battere...».<BR>Come mai questo crollo? Perchè
la squadra italiana leader in Europa,<BR>per un periodo ha avuto quasi il 50\%
di successi, non è più<BR>competitiva? E con essa l'intero movimento, visti i
risultati anche di<BR>questo 2. turno di Eurocoppe dove solo l'Arix Viadana
(in Challenge)<BR>ha sconfitto la neopromossa Albi, mentre tutte le altre
hanno preso<BR>batoste?<BR><BR>«Perchè con la regola dei 12 atleti di
formazione italiana, di cui un<BR>under 21, obbligatori a referto non è
possibile essere competitivi in<BR>Europa - continua Zatta - La prossima
stagione quando diventeranno 13<BR>sarà ancora peggio. Due anni fa, quando il
Benetton batteva il Bath e<BR>il Bourgoin, giocava con 5 stranieri e il resto
di atleti con<BR>passaporto italiano. Venerdì a Castres noi avevamo i 12
italiani<BR>previsti, loro 15 non francesi su una rosa di 35 della rosa.
Già<BR>facevamo fatica a competere quando avevamo le stesse regole
degli<BR>altri, adesso è impossibile».<BR><BR>L'attacco alle nuove regole
volute dalla Fir è esplicito. Come quello<BR>alle risposte date dal presidente
federale Giancarlo Dondi su<BR>RadioRai, a una domanda fatta dal sempre
attento Paolo Pacitti sui<BR>risultati delle italiane. «Dondi ha risposto -
continua Zatta - che<BR>nessuno vieta ai club italiani di organizzarsi per le
coppe come fanno<BR>i club europei. Vero. Ma non dice che gli inglesi, i
francesi e gli<BR>altri hanno le stesse regole sia in coppa che nei loro
campionati, non<BR>due regole diverse. Se dovessi seguire il consiglio di
Dondi, dovrei<BR>allestire e pagare due rose distinte. Una per il campionato
con i 12<BR>italiani, una per le sole 6 partite di coppa con gli
stranieri.<BR>Assurdo! Sia dal punto di vista organizzativo che degli
investimenti.<BR>Sarebbe come correre su una Ferrari in Europa e su una Fiat
nel<BR>campionato, mentre gli altri corrono sempre in Ferrari».<BR><BR>Zatta è
amareggiato da tutto ciò. Afferma con rabbia che che «è da<BR>masochisti fare
l'Heineken Cup a queste condizioni». Si dice convinto<BR>che «fino a quando la
federazione non prenderà adeguati provvedimenti<BR>saremo sempre penalizzati
in Europa». Paventa una fuga degli ultimi<BR>sponsor innamorati del rugby
(compresi i Benetton?) se le cose non<BR>cambieranno: «I club devono costruire
i giocatori fino ai vent'anni<BR>per poi vedere che se ne vanno all'estero,
come fanno ormai tutti i<BR>migliori italiani, e scoprire che ciò va a
beneficio della Nazionale,<BR>la quale se li trova belli e pronti per l'alto
livello. A cosa serve<BR>allora continuare a investire?».<BR><BR>Il numero uno
trevigiano non ha dubbi, andando avanti di questo passo<BR>«i club spariranno,
o si limiteranno a svolgere attività amatoriale».<BR>Bisogna quindi scegliere:
o si costruisce un movimento forte,<BR>competitivo (anche in Europa), con un
campionato credibile che riporti<BR>indietro i migliori italiani e si cambia
rotta; oppure no e in coppa<BR>andrà sempre peggio. «Qualunque delle due
strade Dondi voglia<BR>imboccare, deve dirci qual è il suo progetto - chiude
Zatta - Vuole<BR>sostituire i club con le selezioni? Ce lo dica chiaramente.
Poi<BR>potremo non sposare la sua linea, ma almeno sapremo dove vuole
portare<BR>il rugby. E ci comporteremo di conseguenza».<BR><BR>Ivan
Malfatto<BR>.......................................................................................................................<BR>Il
Galles vuole escluderci dal barrage<BR> (im) Colpo di mano del Galles
nell'ultima riunione dell'Erc, tenuta<BR>martedì a Dublino. Al momento di
discutere l'aumento dei soldi da far<BR>affluire nelle casse delle italiane
che partecipano alle coppe europee<BR>(dall'attuale 9\% degli introiti
complessivi si vuole arrivare nel<BR>giro di due anni al 12,5\% parificando
l'Italia alle tre celtiche) il<BR>rappresentante gallese si è detto favorevole
solo a una condizione:<BR>eliminare il barrage di accesso all'Heineken Cup fra
un'italiano e una<BR>gallese dando quel posto al Galles. Evidentemente il ko
subito dai<BR>Dragons in casa con il l'Overmach Parma brucia ancora. Il colpo
di<BR>mano sembra sia fallito, ma dimostra l'ostilità dei gallesi (anche
in<BR>chiave Celtic Legaue) nei confronti
dell'Italia.<BR>----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------<BR><BR>GLI
ALTRI GIRONI. IN HEINEKEN LE FRANCESI GUIDANO 4 GIRONI SU 6<BR>Drop di
Parisse, quattro azzurri in meta<BR><BR><BR>Un solo successo per le squadre
italiane nel secondo turno delle coppe europee.<BR>L'Arix Viadana ha vinto in
casa contro l'Albi 26-13. A non essere<BR>travolto nonostante il ko, come al
solito, il Benetton, uscito<BR>sconfitto da Castres 41-22. Quasi 70 punti
subìti, invece, da Ghial<BR>Calvisano e Skg Gran Parma, 50 quelli al passivo
per l'Overmach Parma<BR>(debutto da titolare per il pilone di San Donà Alberto
De Marchi), 53<BR>per il Carrera Petrarca. Anche in questo secondo turno
drammatica la<BR>differenza tra i punti segnati e quelli subiti. In Heineken
Cup le<BR>italiane hanno segnato 40 punti e ne hanno subiti 158, in
Challenge<BR>Cup i punti fatti sono stati 38 contro 135 al passivo, per un
totale<BR>di 78 all'attivo e 293 al passivo.<BR><BR>E' stata poi la giornata
del clamoroso drop segnato da Sergio Parisse<BR>in Stade Français-Ospreys.
Anche in questo turno non sono mancate le<BR>sorprese. Ha tirato un po' su la
testa il Tolosa. In Heineken Cup a<BR>guidare i 6 gironi sono 4 francesi, una
gallese e una irlandese; in<BR>Challenge Cup comandano 3 inglesi e due
francesi.<BR><BR>HEINEKEN CUP Poule 1:Partita intera e una meta per l'azzurro
Pablo<BR>Canavosio in forza al Castres nel match vinto contro
Treviso<BR>41-22.Poule 2:Gloucester-Agen 26-32 (Bortolami, capitano
degli<BR>inglesi, uscito ad un quarto d'ora dalla fine),
Edinburgo-Leinster<BR>25-24; Agen 9, Leinster 6, Edinburgh 5, Gloucester
1.Poule 3:Stade<BR>Français-Ospreys 27-14 (gara intera per i fratelli
Bergamasco e<BR>Parisse, Mirco autore di una meta e Parisse di un drop (!) da
25<BR>metri), Sale-Calvisano 67-11; Stade Français 9, Sale 6, Ospreys
4,<BR>Calvisano 0.Poule 4:Munster-Bourgoin 41-23 (Pucciariello entrato
a<BR>sostituire temporaneamente Horan negli irlandesi, Del Fava 80' nel
XV<BR>francese), Cardiff-Leicester 17-21 (negli inglesi
Castrogiovanni<BR>uscito a metà ripresa); Munster 9, Cardiff, Leicester 5,
Bourgoin<BR>0.Poule 5:Llanelli-Ulster 21-15, Tolosa-London Irish 37-17 (nel
Tolosa<BR>80' per Perugini); Llanelli 9, Tolosa, Ulster 5, London Irish
1.Poule<BR>6:Overmach Parma-Biarritz 7-50 (per Dellapè gara
intera),<BR>Northampton-Border Reivers 37-13; Biarritz 10, Border
Reivers,<BR>Northampton 5, Overmach Parma 0.<BR><BR>Il prossimo turno nel
weekend dell'8-10 dicembre: sabato 9 Ghial<BR>Calvisano-Ospreys, Overmach
Parma-Northampton (entrambe alle 14),<BR>domenica 10 London Wasps-Benetton
(ore 15 locali).<BR><BR>CHALLENGE CUP Poule 1:Bristol-Dragons 11-7 (80' per
Stanojevic nel<BR>Bristol), Bucuresti-Bayonne 32-27; Bristol 9, Dragons 6,
Bucuresti 5,<BR>Bayonne 2.Poule 2:Narbonne-Saracens 20-37 (76' giocati per
Ongaro, al<BR>rientro nei Saracens), Glasgow-Gran Parma 69-7; Saracens 9,
Glasgow 6,<BR>Narbonne 4, Gran Parma 1.Poule 3:Nel Brive, che ha battuto
il<BR>Newcastle 41-12, 80' di gioco per Orquera autore anche di una meta
e<BR>due trasformazioni.Poule 4:Harlequins-Montpellier 57-10,
Bath-Connacht<BR>21-19; Harlequins 9, Bath 8, Connacht 2, Montpellier
1.Poule<BR>5:Clermont Auvergne-Worcester 29-23 (nei francesi Troncon ha
giocato<BR>77' da capitano e ha segnato pure una meta, tribuna invece
per<BR>Canale), Arix Viadana-Albi 26-13; Clermont Auvergne 9, Worcester
6,<BR>Arix Viadana 4, Albi 0.<BR><BR>Prossimo turno: sabato 9 dicembre
Brive-Carrera (ore 15), domenica 10<BR>Arix Viadana-Clermont Auvergne (ore 14)
e Saracens-Gran Parma (ore 15<BR>locali).<BR><BR>Ennio
Grosso<BR>_______________________________________________<BR>Rugbylist mailing
list<BR><A
href="mailto:Rugbylist@rugbylist.it">Rugbylist@rugbylist.it</A><BR><A
href="http://www.rugbylist.it/mailman/listinfo/rugbylist">http://www.rugbylist.it/mailman/listinfo/rugbylist</A></BLOCKQUOTE></BODY></HTML>